Come si manifesta la Sindrome di Alienazione Genitoriale (PAS) e come viene considerata dalla Legge italiana.
La Sindrome di Alienazione Genitoriale, anche detta PAS, dall’acronimo di Parental Alienation Syndrom, è una dinamica psicologica individuata nel 1984 da Richard Gardner, uno psichiatra statunitense. Tale dinamica si manifesta nei bambini e negli adolescenti coinvolti in un processo di separazione o divorzio particolarmente conflittuali o complessi.
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Come si manifesta
Si parla di Sindrome di Alienazione Genitoriale quando uno dei due genitori cerca, a proprio favore, di influenzare negativamente il giudizio di un figlio nei confronti dell’altro genitore portandolo ad odiare quest’ultimo senza motivo e ad escluderlo dalla sua vita affettiva.
I sintomi vanno dall’evidente disprezzo pilotato nei confronti di uno dei due genitori all’impossibilità di giustificarlo, dal difendere sempre e solo la parte alienante (il genitore che influenza negativamente il figlio) all’assenza di senso di colpa nei confronti dell’odio manifestato.
Che cosa comporta
Secondo Richard Gardner, la Sindrome di Alienazione Genitoriale comporta una vera e propria violenza emotiva che può causare, nel bambino, narcisismo, scarsa empatia, mancanza di rispetto per le regole e disturbi legati alla propria identità.
Come la vive il bambino
Trattandosi di violenza emotiva, è inevitabile che il bambino o il ragazzo la viva come tale, con tutto ciò che comporta. La Sindrome può risolversi da sé, regredire parzialmente, stabilizzarsi o aggravarsi arrivando fino allo stato definito da Gardner «di morte vivente» in cui le difficoltà di provare empatia e simpatia nei confronti degli altri diminuisce a tal punto da portare il bambino a sentirsi apatico in qualsiasi situazione.
Che cosa ne pensa la legge
Attualmente, la legge italiana considera la Sindrome di Alienazione Genitoriale priva di fondamento scientifico ritenendo inadeguato parlare di «patologia» in tal senso.
La Corte di Cassazione si è pronunciata finora solo in due casi riconoscendo appunto che, nel primo, la Sindrome è priva di fondamento scientifico; nel secondo, invece, condannando un padre per aver «volutamente e coscientemente messo in atto strategie e comportamenti tali da annullare nei bambini ogni possibilità di un rapporto con la madre».