La gestione dei conflitti di coppia

3 consigli per aiutarti nella gestione dei conflitti di coppia.

Ogni coppia, prima o poi, si trova ad affrontare alcuni conflitti, più o meno importanti, che possono addirittura cambiare completamente il rapporto tra le due parti. A volte queste situazioni possono rendere indissolubile il legame, rafforzare l’amore nei confronti dell’altro, oppure creare muri indistruttibili che, a lungo andare, continuano a generare scontri. Per evitare le prospettive più infelici, è fondamentale riflettere fin da subito e insieme sulle cause di ogni litigio, ma non solo.

–> Scopri anche la separazione consensuale senza avvocato!

Ecco i 3 ingredienti principali per vivere in modo costruttivo la gestione dei conflitti di coppia:

1. Calmati e rifletti
Quando si è arrabbiati è molto facile dire delle cose che non si pensano realmente. A chi non è mai successo di pentirsi dopo un litigio e, magari, di chiedere scusa per le proprie parole? Non sempre, però, è possibile tornare indietro, soprattutto quando la rabbia del momento ferisce profondamente altre persone. Il segreto è imparare a controllarsi, un po’ alla volta, ed evitare di reagire senza prima aver ragionato in modo obiettivo sull’accaduto.

2. Valuta le tue aspettative
Tutti nutriamo, nei confronti degli altri e soprattutto di chi amiamo di più, delle aspettative. Dalla festa di compleanno all’uscita del sabato sera: in modo più o meno consapevole, ogni momento della vita viene preceduto da delle aspettative, positive o negative che siano. Quando le aspettative positive non vengono soddisfatte, il rischio è di non riuscire a godersi dei momenti, seppur piacevoli, perché non corrispondenti a quello che era stato immaginato.

Nelle coppie, le aspettative insoddisfatte sono una delle maggiori cause di conflitto. Quando un litigio si basa su queste premesse, è importante realizzare la causa e ragionarci insieme, tornando all’origine dello scontro. Non significa che sia sbagliato avere delle aspettative, ma che è fondamentale sviluppare un po’ di elasticità per riuscire a gioire anche dell’inaspettato.

3. Chiedi aiuto a un mediatore familiare
La figura del mediatore familiare può aiutare a comunicare in modo costruttivo con il partner, a favorire un approccio consensuale alla separazione e a proteggere gli interessi e il benessere dei figli al momento della separazione.

Per le coppie che hanno deciso di procedere con il divorzio, il mediatore familiare può inoltre svolgere una funzione di «accompagnamento» durante la separazione consensuale, che da quest’anno è possibile anche senza la presenza di un avvocato. Questo tipo di consulenza permette di trovare accordi duraturi in merito alla separazione dei beni e all’affidamento condiviso in un ambiente protetto che favorisce una comunicazione positiva tra le parti.

Vuoi saperne di più sulla gestione dei conflitti di coppia? Contattaci!