Quando la conflittualità inasprisce la separazione

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Consigli per evitare che la conflittualità inasprisca i rapporti della famiglia durante la separazione.

Il momento della separazione, per una coppia, è molto delicato e porta inevitabilmente con sé tante tensioni. Affrontare da soli tutto ciò che nasce in questo periodo – emozioni, difficoltà, paure – non è una mossa raccomandabile, soprattutto in presenza di figli, grandi o piccoli che siano.

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In un periodo tanto influenzato dalle emozioni, è molto complesso riuscire a prendere da soli quelle decisioni puramente razionali, basate sul buon senso e sulla volontà di garantire a tutti il quieto vivere, di cui abbiamo bisogno per risolvere le conflittualità che nascono dentro e tra di noi.

Proprio per questo, il ruolo del mediatore familiare acquisisce, soprattutto nelle fasi iniziali, un’importanza fondamentale per mantenere sotto controllo i conflitti e per non farli degenerare, ma non solo.

Una figura esterna e imparziale diventa preziosa anche per i figli che si trovano, da un giorno all’altro, catapultati nel complicato mondo degli adulti a dover capire e valutare la situazione che ha diviso la loro famiglia, con tutto quel che può derivarne: malumori, senso di abbandono, tristezza e sensazione di essere soli.

Nella prima fase del distacco dal partner, tutta la famiglia viene messa davanti a un cambio radicale che non richiede solo di accettare la fine di un amore, ma anche di modificare in modo netto tutte le proprie abitudini quotidiane.

Per quanto difficile, una coppia con dei figli deve sforzarsi di vivere insieme alcuni appuntamenti inevitabili della vita dei bambini – compleanni, gare sportive, ricevimenti dai professori, gite… – per far loro capire che, anche se è finito l’amore per la mamma e per il papà, l’amore per i loro figli non finirà mai.

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