Come gestire la gelosia dei figli?

Perché nasce, che cosa esprime e come gestire la gelosia dei figli in famiglia.

Qualsiasi genitore di due o più figli si è trovato, almeno una volta nella vita, a dover fare i conti con la gelosia fraterna e a chiedersi come fare per gestire al meglio la situazione. Il momento in cui la gelosia si fa sentire di più è probabilmente il periodo in cui un nuovo fratellino entra a far parte della famiglia, ma non è detto. A volte, la gelosia resta a lungo e continua a manifestarsi per anni tenendo aperte situazioni irrisolte.

Non si tratta di riempire di attenzioni il bambino più grande o di evitare di dedicarsi troppo al più piccolo, ma di aiutare entrambi a riconoscere, a elaborare e ad affrontare le emozioni che proveranno durante tutta la loro vita –> Scopri come gestire la gelosia quando arriva un fratellino!

Come-Gestire-la-Gelosia-dei-Figli-Piccoli Come gestire la gelosia dei figli?
La gelosia è un sentimento molto comune che si manifesta nei confronti dei fratelli più piccoli a causa del timore di perdere la propria figura di riferimento. Alcuni bambini arrivano addirittura a pensare di aver fatto qualcosa di sbagliato o di non essere stati abbastanza per aver portato i genitori a fare un secondo figlio.

Perché nasce la gelosia tra fratelli?

Prima di tutto, non confondiamo la gelosia con i normalissimi litigi tra fratelli. Mentre il litigio si limita a una circostanza ben precisa (ad esempio uno dei due ha usato il gioco preferito dell’altro), la gelosia invece è un sentimento che permane nel tempo fino a quando chi la prova non trova il modo di riconoscerla, accettarla ed elaborarla.

Possiamo dire che la gelosia tra fratelli dipende principalmente da 3 fattori:
• la composizione dell’intero gruppo famigliare
• la differenza d’età tra i fratelli
• l’inevitabile cambiamento di routine introdotta dall’ultimo arrivato.

Più la differenza d’età è minima (2-3 anni), più la gelosia si farà sentire. Più anni separano i figli, più sarà semplice gestire le reazioni di entrambi perché le loro esigenze cambiano sufficientemente da non renderli in alcun modo paragonabili agli occhi dei genitori.

Uno degli errori che spesso commettono i genitori, infatti, è paragonare il primo o il secondo figlio all’altro. Il discorso è più delicato di quanto si potrebbe pensare, infatti non sono solo le parole e i gesti a sottolineare i paragoni, ma anche le scelte «logistiche» della famiglia.

Come-Gestire-la-Gelosia-dei-Figli-Grandi Come gestire la gelosia dei figli?
Paragonare i figli tra loro è la strategia più efficace per far esplodere gelosia e competitività. Ricordiamoci, però, che i paragoni non si fanno solo con le parole, ma anche e soprattutto con i gesti più indiretti.

Aiutare i bambini a riconoscere e a elaborare la gelosia 


Un figlio può essere felicissimo di avere un fratellino e al tempo stesso esserne geloso. Come mai? Prima di capire come possiamo aiutare i bambini a elaborare questo sentimento, facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire che cos’è la gelosia.

Per un bambino molto piccolo, la gelosia nei confronti del fratello è sostanzialmente la paura di perdere la propria figura di riferimento. Le paure del tutto irrazionali che nascono nelle fantasie di un figlio in questa situazione spaziano dal timore di essere facilmente sostituibile alla certezza che mamma e papà vogliano più bene a qualcun altro che non sia lui.

Come-Gestire-la-Gelosia-dei-Figli-in-Casa Come gestire la gelosia dei figli?
La prima cosa da fare per gestire correttamente la gelosia dei figli è mantenere la calma anche davanti ai litigi più accesi. Non si tratta di dover accentuare l’amore che mamma e papà provano nei confronti dei figli, ma di ricordare loro che quello che provano non è cambiato e resterà per sempre.

Come gestire la gelosia dei figli

Inutile far di tutto per dimostrare il proprio amore ancora di più di quanto prima già non si facesse. Meglio piuttosto invitare il bambino a parlare apertamente di quello che prova, del perché reagisce in un certo modo davanti al fratellino. Ideale anche incoraggiarlo a esprimersi con qualche disegno.

E se il bambino più grande «regredisce»?
In queste situazioni, è frequente vedere bambini che decidono di «regredire» pur di riappropriarsi delle attenzioni che i genitori dedicano ai più piccoli. Si può quindi notare un cambiamento del loro tono di voce, modi più infantili rispetto a prima o il letto bagnato la mattina. Si tratta semplicemente di una fase transitoria e del tutto naturale che non deve generare preoccupazioni né punizioni, ma al contrario accoglienza e affetto.

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