I consigli ai genitori per gestire correttamente le relazioni tra i fratelli acquisiti.
«Buongiorno, mi chiamo Riccardo e da circa 6 mesi io e la mia compagna abbiamo iniziato a vivere insieme. Ci siamo conosciuti dopo il divorzio, ma entrambi abbiamo avuto dei figli dai nostri matrimoni precedenti. Le mie due bambine, Marika e Daniela, si trovano quindi a vivere, ora, insieme a due nuovi fratellini. Roberto e Lorenzo sono due gemelli, hanno 5 anni e sono i più piccoli della casa, ma soffrono molto il cambiamento, fanno i capricci per attirare l’attenzione e le mie due figlie non riescono a interagire con loro perché li percepiscono come dei rivali. Che cosa posso fare per gestire i fratelli acquisiti e farli andare d’accordo con le mie bimbe?»
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Caro Riccardo,
in questi casi, la pazienza è la strategia migliore. Tuttavia, 6 mesi sono davvero pochi per andare d’amore e d’accordo. Ricordati che anche la vita dei bambini si è trasformata, non solo la tua, e che loro non hanno potuto scegliere con chi cambiarla. Il rapporto dovrà addolcirsi nei tempi di cui hanno bisogno tutti e quattro i bambini coinvolti.
In questo periodo natalizio, puoi sfruttare le festività per organizzare qualche gita di famiglia, ma anche per dedicare qualche ora solo alle tue bambine. Le lunghe serate invernali sono perfette anche per leggere le fiabe assieme, oppure per fare tanti giochi da tavolo. Qualsiasi sia l’attività che scegli, ricordati che l’obiettivo è fare in modo che le tue figlie vivano dei momenti insieme ai fratelli acquisiti. Questi ricordi li terranno uniti per sempre, soprattutto quando saranno più grandi.
Se la casa in cui vivete lo consente, cerca di garantire a ogni bambino il suo spazio privato esclusivo: che sia una cameretta singola, una scrivania o una piccola «base» costruita con il cartone nell’angolo della stanza, l’importante è che ogni bambino abbia un posticino dove sentirsi al sicuro.
E naturalmente, non dimenticare di parlare e parlare: anche i più piccoli capiranno perfettamente, se usi le parole giuste, come dovranno comportarsi per far andar meglio le cose. In alternativa, coinvolgi una figura esterna, come ad esempio un mediatore familiare, ti aiuterà a risalire alle problematiche principali e ad affrontarle.