Quali accordi può predisporre, il mediatore familiare, per dopo il divorzio?
Grazie alla nuova procedura approvata dal Governo in merito alla separazione consensuale, avviare una pratica di divorzio richiede un impegno decisamente più limitato ed economico rispetto a quello che era necessario sostenere fino all’anno scorso. Tuttavia, questa possibilità diventa fattibile solo in presenza di alcuni accordi comuni fondamentali per organizzare la vita della famiglia dopo il divorzio.
–> Scopri anche le norme dell’affidamento condiviso!
Uno degli obiettivi principali della mediazione familiare consiste proprio nella messa a punto di un progetto di riorganizzazione delle relazioni genitoriali e degli aspetti materiali dopo la separazione o il divorzio. Questi aspetti possono comprendere l’affidamento condiviso dei figli, alcune questioni patrimoniali legate alle successioni, gli alimenti e i contributi economici che possono essere sostenuti da uno dei due coniugi nei confronti dell’altro o di eventuali figli.
L’affidamento condiviso dei figli
Presentando la domanda di separazione, due coniugi hanno la possibilità di scegliere in autonomia anche le condizioni più vantaggiose che riguardano l’affidamento dei figli. Queste condizioni sono regolamentate dalla legge 54/2006 dell’8 febbraio.
Questioni patrimoniali e successioni
In presenza di una casa acquistata insieme, di una divisione dei beni, di un mutuo comune in corso o di una successione patrimoniale da dividere con entrambi i coniugi, la figura del mediatore familiare può offrire un servizio decisivo in grado di trovare accordi soddisfacenti e di tutelare il benessere e il rispetto dei diritti dei minori.
Alimenti e contributi economici
Chi sceglie l’importo dell’assegno di mantenimento? I coniugi possono valutare, di comune accordo, le modalità e l’impegno complessivo di eventuali contributi economici da destinare a uno dei due membri della coppia o a eventuali figli.