Farmaci antidepressivi: conoscerli e capirli per assumerli correttamente con la guida del proprio medico o dello psichiatra.
Durante una fase particolarmente critica della vita, o durante la manifestazione di una malattia, può accadere di dover intraprendere un trattamento psichiatrico e una cura mirata a base di antidepressivi.
I farmaci antidepressivi devono essere assunti proprio durante le fasi più difficili della malattia e, successivamente, anche per un periodo variabile di mantenimento solo ed esclusivamente su prescrizione e seguendo meticolosamente le indicazioni del medico.
La durata dei trattamento cambia, ovviamente, da persona a persona e deve essere sempre tenuta sotto controllo da un medico o da uno psichiatra professionista –> Scopri come è cambiato il problema delle dipendenze durante il Covid!
I farmaci antidepressivi creano dipendenza?
Che gli antidepressivi creino dipendenza è assolutamente un mito da sfatare: questi farmaci vengono prescritti per periodi di tempo limitati e vengono poi sospesi senza alcun problema.
È importante sottolineare che è fortemente consigliato, a chi usa farmaci antidepressivi, farsi seguire periodicamente da uno psichiatra che possa valutare nel suo insieme le necessità della persona e capire come e quando togliere o sospendere i farmaci.
I farmaci antidepressivi creano assuefazione?
Anche in questo caso possiamo sfatare un mito abbastanza comune: gli antidepressivi, se prescritti e assunti correttamente, non creano in alcun modo assuefazione.
È un’informazione importante perché è proprio per questo motivo che è possibile assumere lo stesso farmaco in diversi periodi dell’anno o della vita riscontrando comunque la sua efficacia nel trattamento di una malattia.
Raccomandiamo di non gestire mai di testa propria la somministrazione o la sospensione di antidepressivi, ma di seguire con precisione le prescrizioni del medico o dello psichiatra di riferimento.