Mediazione familiare e Onlus: un connubio vincente per l’armonia della famiglia.
Sempre più Onlus, in particolare quelle dedicate alla tutela dei diritti della famiglia, scelgono di dedicare uno sportello esclusivamente alla mediazione familiare, nella speranza di tutelare il più possibile l’armonia delle coppie e di aiutarle ad affrontare i problemi: dal conflitto al divorzio, dall’affidamento dei figli alle questioni patrimoniali.
–> Che cos’è la mediazione familiare sistemica relazionale?
Le famiglie lo sanno bene: quando si lavora tutto il giorno, si torna a casa stanchi dopo tanti impegni, si dedica più tempo possibile ai figli, alla casa, alle piccole cose necessarie per garantire ogni giorno il benessere alla propria famiglia, le possibilità di cedere allo stress e di scontrarsi con il proprio compagno sono sempre in agguato.
Il vero segreto delle coppie più «resistenti» è riuscire ad affrontare i conflitti e le difficoltà insieme. A volte, però, per venirsi incontro è necessario l’intervento di una persona esterna, la guida di qualcuno in grado di guardare i fatti dall’alto in modo neutrale, senza quindi prendere le parti di nessuno.
La figura del mediatore familiare non rimette insieme i cocci di una famiglia già sulla via della separazione, ma svolge un ruolo importante nella definizione di accordi duraturi. Questi accordi possono riguardare piccoli conflitti quotidiani, dettagli sulla separazione o sul divorzio, accordi sull’affidamento dei figli e diverse questioni patrimoniali o ereditarie.
In quest’ultimo senso, la mediazione familiare viene incontro anche ai figli che, alla morte dei genitori, si trovano a dover dividere equamente l’eredità, cercando di tutelare il più possibile l’armonia tra fratelli biologici e fratelli acquisiti.
Il fatto che sempre più Onlus scelgano di integrare le loro strutture con le competenze dei mediatori familiari è un ottimo segno che ci fa sperare in un’attenzione sempre maggiore verso le famiglie, di qualsiasi genere.