Chi sono e come si riconoscono i bambini «Indaco»?

Ipotesi e teorie: tutto quello che bisogna sapere sui bambini «Indaco».

Negli ultimi anni si è diffusa, a partire dagli Stati Uniti e nell’ambito della cultura New Age, una teoria pseudoscientifica che ipotizza l’esistenza di bambini speciali, se non addirittura soprannaturali, comunemente denominati «Bambini Indaco» (in inglese «Indigo Children»). Che cosa c’è di vero in questi studi? e che cosa, invece, è da prendere con le pinze?

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Le descrizioni dei bambini Indaco sono davvero tantissime e molto generiche. Il web pullula di segni comportamentali particolari, così come la letteratura New Age e gli studi più recenti.

Si parla di sensibilità, empatia, curiosità, inclinazione al pensiero spirituale, forza di volontà, intelligenza superiore alla media, grande capacità intuitiva e insofferenza nei confronti delle regole imposte e delle autorità. Queste caratteristiche fanno pensare anche ai bambini con ADHD, il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività, tanto che alcuni studiosi dell’ambito sono arrivati a prendere posizioni decise nei loro confronti, posizioni che vanno per lo più contro le cure farmacologiche.

Anche se la ricerca di una soluzione alternativa all’uso dei farmaci è assolutamente condivisibile, l’estremizzazione di credenze astratte non presenta alternative vere e proprie e può portare alla giustificazione incondizionata di qualsiasi comportamento o alla mitizzazione delle normali capacità dei bambini.

Ma torniamo alle caratteristiche degli Indaco. La più visibile sarebbe localizzata nell’aura. Le teorie che si basano sulla cultura New Age ipotizzano infatti che ogni persona nasca con un’aura di un colore diverso e che questo colore determini il compito per il quale ognuno è venuto al mondo. L’aura dei bambini Indaco sarebbe, appunto, di una tonalità tendente al violetto.

È importante ricordare che la comunità scientifica non ha mai appoggiato le teorie sui bambini Indaco e che le critiche non mancano, data l’inesistenza totale di prove certe e verificabili. Incoraggiare alcuni bambini a sentirsi speciali può essere una buona strategia per rafforzare la loro autostima e per aiutare i loro genitori ad affrontare i momenti più difficili. Tuttavia, l’argomento deve essere approfondito anche con lucidità e concretezza per non nascondere problemi reali ed oggettivi dietro a teorie estremamente astratte.

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