Che cos’è e che cosa NON è il Personal Branding.
Negli ultimi anni, la nostra lingua ha vissuto una grandissima trasformazione. Complice la visione sempre più multiculturale della nostra società, anche la lingua italiana si è avvicinata alle lingue straniere prendendone a prestito più di qualcuna integrando e modificando il vocabolario delle nuove generazioni.
Ed è così che, sempre più spesso, soprattutto alcuni inglesismi sono entrati a fare parte della nostra quotidianità lavorativa, sportiva, sociale, personale. Tra i tanti, parliamo in questo caso del termine Personal Branding.
Il termine Personal Branding si incontra di frequente in tutti i contesti professionali ed è diventato, a poco a poco, una parola immancabile per descrivere una serie di attività altrettanto essenziali per inserirsi e ottenere riconoscibilità nel mondo del lavoro –> Scopri anche che cos’è il Personal Brandness!
Che cos’è il Personal Branding
Per «Personal Branding» si intendono tutte quelle tecniche e strategie professionali che contribuiscono a promuoversi, farsi conoscere, posizionarsi in un mercato specifico, ottenere e cogliere opportunità lavorative.
Attraverso il Personal Branding, un professionista può farsi conoscere e apprezzare nel suo ambito fino a diventarne un vero e proprio portavoce di riferimento, anche a distanza attraverso l’uso delle tecnologie e dei supporti digitali.
Più semplicemente, stiamo parlando di marketing della persona, un insieme di attività e di strategie per promuovere sé stessi e le proprie competenze.
Che cosa NON è il Personal Branding
A questo punto si potrebbe pensare che il Personal Branding serva per vendere qualcosa e che questo qualcosa siano proprio le competenze di un professionista. Al contrario, per interpretare correttamente il Personal Branding è necessario capire prima di tutto che queste attività strategiche devono mirare a farsi scegliere meglio dai clienti giusti.
Il fine ultimo, quindi, non è quello di ottenere una grande quantità di richieste, di preventivi o di contatti, ma di avere chiare le proprie competenze, di definire degli obiettivi specifici, di mettere a fuoco la propria meta e di comunicare tutto questo con altrettanta semplicità per dare modo ai potenziali clienti di sceglierci.
Attenzione, infine, a non confondere il Personal Branding con l’Influencer Marketing. Promuovere le proprie competenze non significa necessariamente costruire un personaggio e farlo diventare un punto di riferimento per i consumatori. Tuttavia le due cose, a lungo andare, possono coincidere nel momento in cui un professionista diventa un riferimento sia per i potenziali clienti sia per i suoi colleghi.
Come si fa Personal Branding
Ogni professionista necessita di una strategia di Personal Branding unica e mirata per promuovere e valorizzare le proprie specifiche competenze.
In modo molto sintetico, possiamo però elencare alcuni strumenti che si utilizzano spesso all’interno di queste strategie, ad esempio: siti professionali, newsletter mirate, canali YouTube, Facebook fanpage, profili Instagram, landing page promozionali, streaming online, incontri ed eventi.
Per fare Personal Branding su se stessi è necessario seguire un percorso ben strutturato e guidato da competenze specifiche o da professionisti del settore.