Come funziona il comunicatore oculare?

Nuove tecnologie per disabili: ecco come funziona, chi più utilizzarlo e in quali ambiti può essere utile il comunicatore oculare per disabili.

A partire dagli anni ’80, le attrezzature di avanguardia realizzate inizialmente per l’esercito militare hanno iniziato a dare un contributo fondamentale anche nell’ambito delle disabilità.

Una di queste attrezzature sfrutta la tecnologia del tracciamento oculare per registrare e tradurre i movimenti del bulbo in azioni che un computer trasforma a sua volta in parole, gesti, suoni e immagini.

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Parliamo quindi di uno strumento più che necessario per tutte le persone che a causa di una disabilità non riescono a comunicare, a muovere le mani, gli arti, la testa e il tronco –> Scopri come sfruttare la tecnologia al servizio dei disabili!

Comunicatore oculare: ecco come funziona

Le tecnologie che sfruttano la comunicazione oculare si basano su strumenti di eye-tracking per monitorare i movimenti degli occhi e tradurli in operazioni specifiche.

Per funzionare, questo tipo di strumento utilizza una videocamera e un software specifico: la prima è facilmente installabile su qualsiasi computer attraverso una semplice porta USB mentre il secondo può variare in base alle proprie preferenze (esistono infatti tantissimi programmi pensati proprio per aiutare persone con la mobilità compromessa).

Il comunicatore oculare permette di 

• leggere documenti
• comunicare attraverso la lettura dei propri scritti
• giocare e interagire con altri utenti online
• gestire le diverse funzioni di un computer e tanto altro ancora…

Per chi è pensato il puntatore oculare

Il comunicatore oculare è stato pensato e realizzato per tutte le persone che convivono con disabilità motorie gravi e che, tuttavia, possono contare sul corretto funzionamento di almeno un occhio.

Per controllare il sistema, l’occhio deve potersi muovere in alto, in basso, a destra e a sinistra, ma deve anche poter restare fermo per almeno mezzo secondo.

Ovviamente, non c’è alcun tipo di limite per i soggetti che utilizzano gli occhiali, ma sono necessarie abilità cognitive diverse per riuscire a memorizzare le procedure, metterle in pratica, leggere e ascoltare eventuali feedback o richieste del sistema.

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Scuola e lavoro: in quali ambiti utilizzare il puntatore oculare

A scuola e al lavoro, il comunicatore oculare svolge un ruolo più che fondamentale per tutte le persone che necessitano di un supporto per leggere, parlare e eseguire operazioni anche senza dover contare su manualità e capacità motorie.

Per quel che riguarda l’ambito educativo, in commercio esistono diversi software che sfruttano le potenzialità della comunicazione oculare per garantire a tutti una formazione adeguata dall’età prescolare alle scuole elementari, dalle medie alle superiori e fino all’università.

In ambito professionale, le stesse tecnologie possono essere impiegate per leggere file, documenti, email; scrivere e realizzare contenuti di vario genere; interfacciarsi con colleghi e collaboratori.

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