Pet therapy e bambini

I benefici della pet therapy nei bambini.

Filippo era un bambino molto timido: all’asilo non partecipava volentieri ai giochi di gruppo e le maestre hanno comunicato ai genitori la sua difficoltà a interagire con i coetanei. Mamma e papà hanno così interpellato il pediatra, che ha consigliato loro di provare a coinvolgere Filippo in alcune sedute di pet therapy per bambini.

Per approfondire questo tema leggi anche pet therapy per bambini: la terapia con gli animali.

In breve tempo Filippo ha stretto amicizia con un cagnolino di nome Billy, ha imparato ad accudirlo e giocare con lui. Negli anni l’esperienza della pet therapy ha avuto ottimi risultati nei bambini: prendersi cura di un animale ed esserne responsabile, infatti, in molti casi soddisfa i bisogni di affetto e di sicurezza, favorisce le relazioni con gli altri e aiuta a mantenere un buon equilibrio psico-fisico.

La pet therapy aumenta nei bambini la coscienza di sé e del loro corpo che è importante per sviluppare la personalità e la socievolezza. Con gli amici a quattro zampe i piccoli possono giocare, incontrare altre persone e parlare con loro. Questa terapia, inoltre, è utile quando gli affetti mancano o sono carenti, in situazioni di stress, conflittualità e difficoltà di comunicazione con gli altri.

Il senso di responsabilità verso l’animale è uno degli effetti principali che la pet therapy ha sui bambini. Accudire un cane, ad esempio, richiede attenzione e rispetto: questi requisiti accrescono la capacità di portare a termine un compito e stimolano a reagire di fronte alle attività che l’animale richiede.

La pet therapy può anche essere affiancata alle terapie mediche tradizionali per contribuire al benessere dei bambini e alla loro guarigione con l’aiuto di pedagogisti, operatori sociali e conduttori cinofili specializzati. Giocare con gli animali, ad esempio, aiuta a stimolare nei piccoli pazienti le attività motorie durante la riabilitazione, oppure l’attenzione in caso di iperattivismo o disturbi dell’apprendimento. Parlare con un animale aiuta i bambini con difficoltà comunicative a esprimere le loro emozioni: in questo caso i pappagalli sono molto utilizzati, perché li sollecitano a rispondere al loro verso.

Anche Filippo con il suo amico Billy è riuscito a superare la sua timidezza e dopo alcune settimane ha fatto conoscere il cagnolino ai suoi compagni di asilo.

L’Istituto Cortivo ha organizzato un seminario di studio dedicato a “La relazione che aiuta la cura e l’assistenza”, che approfondirà il tema della pet therapy e della clown therapy. L’evento si terrà a Villa Ottoboni il 23 e 24 Maggio.

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