Osservare, comprendere e gestire l’aggressività del bambino al Nido.
Non è così strano imbattersi in un bambino che, all’Asilo Nido, risulta essere più «violento». Cerchiamo di capire il significato di questo termine nel contesto: generalmente, si tende a definire violento un bambino che morde, spinge, graffia o tira i capelli agli altri.
La prima reazione dei genitori è preoccuparsi che qualcosa non vada, ma nella maggior parte dei casi possiamo dire che alcuni comportamenti apparentemente aggressivi sono solo uno dei tanti modi dei bambini per entrare in relazione con il mondo esterno e conoscere le conseguenze di alcuni gesti.
Tutti i bambini, prima o poi, manifestano dei comportamenti violenti proprio per «prendere le misure» delle reazioni esterne. Una volta compreso che le conseguenze non sono piacevoli, normalmente capiscono da soli che è molto meglio evitare alcuni gesti e prediligerne altri.
Cosa fare quando i comportamenti aggressivi continuano
Se il bambino continua a manifestare un comportamento aggressivo, i motivi possono essere diversi. Ad esempio, fino ai 3 anni di età i bambini non sono ancora in grado di elaborare reazioni «mature» davanti a delle frustrazioni.
Per «frustrazioni» intendiamo problemi alla loro portata, come ad esempio un compagno che ruba il loro gioco preferito, un rumore sgradito, eccetera. In questi casi, le reazioni più naturali per i piccolissimi si manifestano proprio con morsi, graffi e via dicendo.
Ciò che rende il bambino momentaneamente «violento» è quindi l’incapacità di manifestare diversamente il proprio disaccordo. Davanti a queste reazioni bisogna lasciare ai bambini il tempo di capire e di regolarsi da soli. Il momento di intervenire arriva solo quando tra i litiganti nessuno cede.

Come intervenire
Se la situazione non si risolve da sé, l’Assistente o l’Educatore potranno intervenire aiutando il bambino ad esprimere le propri ragioni ed emozioni con altre modalità e promuovendo pian piano un comportamento empatico. Spiegando al bambino come si sentono gli altri quando ricevono un pugno o un graffio lo aiuteranno a capire in modo indiretto le conseguenze di un atteggiamento aggressivo e a sentire il desiderio di cambiare approccio.
Così come non devono essere ingigantite, le manifestazioni aggressive e violente dei bambini non devono essere neanche sottovalutate perché potrebbero rivelarsi sintomi di disagi molto più profondi di quelli che immaginiamo. È compito degli Assistenti prendersi del tempo per osservare e valutare ogni diversa situazione e ogni diverso bambino.
Le fasi dell’osservazione possono essere riassunte in 4 punti:
1. individuare i comportamenti da tenere sotto controllo
2. valutare gli stimoli dell’ambiente esterno (altri bambini, situazioni stressanti)
3. considerare la frequenza delle reazioni nell’arco del tempo
4. osservare i cambiamenti dopo aver incoraggiato il comportamento empatico
Quando coinvolgere i genitori
I genitori non possono essere esclusi quando si parla dei loro figli, devono essere informati nel momento esatto in cui si manifesta la prima reazione aggressiva, raccomandando loro però di non allarmarsi in nessun caso, ma di osservare semplicemente se gli stessi comportamenti si manifestino oppure no al di fuori dell’Asilo Nido.