L’amore e l’affetto per un figlio in una famiglia omogenitoriale sono uguali a quelli che provano tutti i genitori. Le mamme e i papà lo sanno, per questo rispondere alle curiosità di vostro figlio non è difficile. Basta trovare le parole giuste e raccontare la vostra esperienza con sincerità.
Una sentenza della Cassazione afferma che un bambino può crescere in modo equilibrato anche in una famiglia omogenitoriale.
La figura materna e quella paterna non si identificano con il sesso dei genitori, ma con la loro funzione. Di solito la mamma instaura con il bambino un rapporto affettivo e di cura. Il papà, oltre al naturale affetto, introduce l’autorità e la disciplina. È proprio questo che i bambini percepiscono durante la loro crescita. Quindi non preoccupatevi di affrontare l’argomento e, se vi trovate nella situazione di dover spiegare al vostro bambino perché ha due mamme o due papà, potreste iniziare insieme il discorso con una favola, ad esempio.
Il libro di Francesca Pardi e Tullio Altan, “Piccolo uovo”, racconta l’omogenitorialità attraverso la storia di un uovo che prima di nascere decide di partire per un viaggio e conoscere diversi tipi di famiglie.
Alcune curiosità da parte del vostro bimbo potrebbero nascere dai suoi compagni di scuola, che hanno una mamma e un papà. Spiegate al vostro bambino, allora, che le famiglie possono essere formate anche da due mamme o due papà, che vivono insieme perché si amano e hanno scelto di crescere un bambino a cui vogliono tanto bene.
Potete raccontare la realtà a vostro figlio fin dal principio, magari aiutandovi con una favola quando è ancora piccolo. Trascorsi i primi anni di età spiegategli come è arrivato nella vostra famiglia e la felicità dei suoi genitori di averlo con loro. Può succedere che rimanga un po’ perplesso, ma all’inizio è normale. Gli basterà il vostro affetto per comprendere che non è importante la composizione, ma il valore della famiglia.