Giochi, oggetti, forme e colori: ecco che cos’è il gioco euristico.
Negli ultimi anni, moltissimi asili nido hanno iniziato a proporre attività pedagogiche basate sul gioco Euristico, una forma di svago educativo basato sull’utilizzo di vari oggetti di uso comune (non pericolosi) con forme, materiali e dimensioni diverse. Quindi ad esempio mollette, bottiglie senza tappo, cartoncini, chiavi, cappelli, presine e via così.
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In sostanza, il gioco Euristico prevede che si lascino liberi i bambini di manipolare, esplorare, combinare e smontare gli oggetti senza l’intervento degli adulti, in modo tale che siano proprio loro a scoprire, nel modo più naturale possibile, come possono essere usate e combinate le cose che li circondano. In questo gioco non ci sono regole e non c’è giusto o sbagliato.
Il gioco Euristico è stato inventato dal pedagogista Elinor Goldschimied. Il nome che identifica queste attività ludiche per facilitare l’apprendimento deriva dal greco «heurisko» che, letteralmente, significa «scoprire».
Il gioco Euristico viene proposto di solito ai bambini dai 12 ai 24 mesi come continuazione del cosiddetto «Cestino dei tesori», un gioco educativo simile, ma adatto ai piccoli dai 6 ai 12 mesi, che prevede l’utilizzo di vari oggetti da succhiare, masticare e maneggiare.
Per approfondire i dettagli del gioco Euristico, consigliamo la lettura del libro «Persone da zero a tre anni. Crescere e lavorare nell’ambiente del nido», Goldschmied E. & Jackson S. (1996) Edizioni Junior.