Bambini sfruttati: conseguenze di un problema mondiale

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Nel mondo milioni di bambini vengono sfruttati dagli adulti. Lo sfruttamento minorile comprende vari ambiti come il lavoro, la prostituzione, la guerra. È presente non solo nei paesi in via di sviluppo, ma anche in quelli industrializzati come l’Europa, gli Stati Uniti e altri. Questi bimbi vengono privati dell’amore dei genitori e costretti a vivere in condizioni non adatte alla loro età.

Il lavoro minorile è la forma di sfruttamento più comune. Spesso i piccoli sono costretti a turni lavorativi pesanti e stressanti e a vivere in condizioni pericolose all’interno di realtà produttive, come fabbriche chimiche o di laboratori tessili. In questo video, creato da Save The Children, un gruppo di ragazzi italiani racconta il lavoro minorile:

Lo sfruttamento provoca conseguenze fisiche e psicologiche nei bimbi. I principali segni sul corpo dei piccoli sono la diminuzione della vista e dell’udito, malattie respiratorie, gastrointestinali e della pelle. In molti casi i piccoli si trovano in ambienti sporchi e non sono curati o nutriti a sufficienza. Nelle situazioni più gravi i bambini sfruttati, soprattutto nel lavoro, presentano fratture e bruciature. Questi bimbi non vanno a scuola e impiegano la maggior parte del loro tempo al servizio degli adulti, che approfittano delle loro debolezze. Per questo motivo non sanno leggere e scrivere, non conoscono i propri diritti e dipendono totalmente dalle persone che li sfruttano.

Alle conseguenze fisiche sono legate quelle psicologiche come l’aggressività, la depressione e l’isolamento. I bambini sfruttati non hanno rapporti con i loro coetanei e non sono in grado di relazionarsi con gli altri. Intervengono in loro aiuto psicologi, pediatri e altri esperti. I piccoli che hanno subìto azioni di sfruttamento hanno bisogno dell’educazione che non hanno potuto ricevere: istruzione, gioco e affetto sono solo alcuni degli elementi che possono far tornare loro il sorriso. Nei primi passi, per iniziare una nuova vita e recuperare almeno in parte l’infanzia che non hanno vissuto, i bimbi devono essere accompagnati da persone che li sostengano e che dimostrino loro affetto e sicurezza.