Romeo e Giulietta, Amleto, Capitan Uncino, Cappuccetto Rosso: sono solo alcuni dei titoli che arrivano ogni anno a teatro insieme a moltissimi attori con disabilità fisiche o mentali. È risaputo che la recitazione aiuta bambini, ragazzi e adulti a gestire espressioni diverse, toni di voce e movimenti del corpo; ma anche a socializzare, aumentare la propria autostima e allenare la memoria.
Il teatro per i disabili è un’attività tanto ludica quanto utile: le storie narrate riproducono infatti esperienze di vita e possono quindi trasmettere informazioni per affrontare il quotidiano. Rispettare i sentimenti altrui, sedersi in modo composto a tavola, iniziare una conversazione, prestare attenzione agli sconosciuti, adattare comportamenti e abbigliamenti ai contesti: grazie a semplici scenette anche le persone con handicap mentali riescono a imparare in modo divertente nozioni semplici o complesse. Queste nozioni possono essere d’aiuto a scuola e al lavoro, ma soprattutto consentono un po’ alla volta di realizzare un progetto di vita indipendente.
Apprendere i meccanismi del linguaggio non verbale è altrettanto importante. Con alcuni trucchetti teatrali diventa più semplice e stimolante gestire le potenzialità espressive del corpo – per comunicare stati d’animo diversi – e l’improvvisazione – per comprendere le dinamiche del gruppo.
Il più delle volte, i laboratori di teatro sono occasioni di incontro e di confronto, ma per qualcuno possono segnare anche l’inizio di una vera e propria professione.