Disabili e sessualità

Disabili e Sessualità

Il connubio “sesso e disabilità” sta dando vita a numerosi confronti, dibattiti e discussioni. Da qualche anno a questa parte alcune associazioni in ambito sociale lottano per portare in superficie la questione “disabili e sessualità“. Molte conquiste arrivano direttamente dal web e da spazi virtuali dedicati all’argomento, che facilitano lo scambio di idee e testimonianze, favorendo la disponibilità al dialogo.

Tra le piattaforme più importanti non si può non citare Love Ability, forse uno dei primi portali a presentare esclusivamente e senza veli i bisogni sessuali delle persone con disabilità fisiche e mentali, a divulgare informazioni utili e a consigliare soluzioni senza alcuna vergogna. Assistenza sessuale si pone lo stesso obiettivo, presentando allo stesso tempo la figura del “Love giver”, già molto conosciuta soprattutto all’estero. Il love giver non è altro che un assistente sessuale – uomo o donna – che si occupa di trasmettere e donare piacere ad altri uomini o donne. L’argomento è molto delicato e va affrontato tenendo conto di diversi aspetti. Nel nostro paese deve ancora essere completamente esplorato e accettato, più per motivi culturali che per controindicazioni reali.

Nel forum disabili.com, invece, si affrontano discussioni legate anche ad eventuali problematiche di discriminazioni omosessuali. Quando si parla di persone omosessuali con disabilità la questione risulta infatti ancora più delicata ma non per questo le associazioni che lottano per far valere i diritti dei disabili mollano la presa. Sono moltissime le iniziative che partono dal nostro paese e altrettante quelle che arrivano dall’estero, conquistando approvazione e rispetto. Una di queste è “The session”, un film ispirato alla storia vera del giornalista e poeta californiano Mark O’Brien che, costretto a vivere in un polmone d’acciaio, decide di provare per la prima volta l’esperienza sessuale. Mark riesce a realizzare il desiderio grazie alla collaborazione dei suoi terapeuti, dei suoi cari e di un’assistente sessuale professionista.

Il ruolo dell’assistente sessuale in Germania, Olanda e Scandinavia è ormai riconosciuto e compreso perché aiuta a sgretolare i tabù della società nei confronti dell’amore, sia fisico sia sentimentale. Questi tabù accompagnano spesso l’esistenza delle persone con disabilità, ma non solo. Nel nostro paese sono purtroppo ancora numerosi gli ostacoli che costringono al silenzio moltissime relazioni. Proprio per questo i bisogni sessuali delle persone con disabilità dovrebbero trovare comprensione e appoggio da gran parte della popolazione. Considerando che in Olanda, in alcuni casi, i servizi dell’assistente sessuale sono perfino rimborsati dall’Ente per la Sicurezza Sociale (fonte Ability Channel), non si può non sperare di raggiungere presto alcuni risultati anche in Italia.

Di seguito, una bellissima scena tratta dalla puntata 5 della seconda stagione della serie “Diario di una squillo per bene” mandata in onda dalla BBC inglese e sorprendentemente approvata e divulgata anche in Italia da FOXlife su Sky, nel 2010. Questo e molti altri sono piccoli segni di fondamentali cambiamenti che alimentano la speranza, il sogno e il desiderio di vivere senza limiti di moltissime persone.

 

Sesso e Disabili: diario di una squillo per bene from Max Ulivieri on Vimeo.

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