Come organizzare le attività educative per i bambini da 0 a 3 anni all’asilo nido.
Qual è il momento giusto per iniziare a imparare? Dall’istante in cui nascono, i bambini acquisiscono informazioni, prima attraverso l’osservazione e poi attraverso l’imitazione. Tuttavia, quando si tratta di organizzare delle attività ludiche-educative, l’approccio e il metodo adottati dagli adulti fanno decisamente la differenza nel modo di apprendere dei più piccoli.
Le attività di un asilo nido, quindi rivolte a bambini da 0 a 3 anni, devono tener conto delle modalità di apprendimento tipiche di questa età e mirare a raggiungere obiettivi specifici in spazi sicuri e tempi adeguati.
Scoprire, scoprire, scoprire: più piccoli sono i bambini, più devono essere lasciati liberi di esplorare, senza regole, l’ambiente che li circonda.
Questo tipo di attività, che a un primo sguardo può sembrare molto semplice, è invece estremamente formativa perché trasmette ai bambini la capacità di avvicinarsi al nuovo senza timore, di acquisire e fare proprie le informazioni, di guardare le cose da un punto di vista personale e a non fermarsi alle istruzioni più comuni.
“Tutta l’educazione della prima infanzia deve essere informata a questo principio: aiutare il naturale sviluppo del bambino” (Maria Montessori, La scoperta del bambino)
Nel corso del tempo, oltre alle attività esplorative si possono proporre ai bambini da 0 a 3 anni anche le attività sensoriali con materiali e superfici molto diversi tra loro, come ad esempio la gommapiuma, la carta vetrata, il legno, la carta da forno e d’alluminio, la pasta e sale.
Seguendo lo stesso approccio, anche gli «esercizi» con questi materiali prevedono la libertà assoluta, ma devono procedere per gradi. Se l’obiettivo è far sperimentare ai piccoli la differenza tattile tra le superfici, bisogna iniziare con due tipologie opposte, una molto soffice e l’altra molto ruvida.