Prima tra tutte, la Regione Veneto stabilisce con una legge la fine delle discriminazioni nei confronti dei disabili e, in particolare, di tutte le persone con Sindrome di Down. Da qualche mese a questa parte, infatti, anche gli operatori turistici e le strutture ricettive hanno l’obbligo di garantire gli stessi diritti a tutti, nessuno escluso.
In merito al mercato del turismo, la Convenzione ONU parla chiaro e il decreto legislativo 79/2011 detta precise indicazioni: le persone con disabilità devono avere il diritto di scegliere e provare, in piena autonomia, qualsiasi servizio messo a disposizione dalle strutture dedicate al turismo e al tempo libero.
Grazie al Presidente Zaia, al consiglio Regionale e al consigliere Moreno Toso – che ha seguito l’iter della normativa in commissione in aula – con la nuova legge regionale, il Veneto s’impegna a portare alta la bandiera dell’uguaglianza e a mettere fine a qualsiasi atto di discriminazione.
Nella categoria delle strutture turistico-ricettive rientrano anche i parchi a tema, come ad esempio la realtà del Veronese (Gardaland) che negli ultimi anni ha acceso polemiche da Nord a Sud.
Coordown Onlus (Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down) sta lottando per trovare un compromesso con il parco divertimenti e ricorda che le nuove norme introdotte prevedono sanzioni importanti nei confronti di chi non rispetta i diritti delle persone con disabilità. Qualsiasi struttura non organizzata o incapace di ospitare persone con Sindrome di Down o altre disabilità fisiche e mentali rischia multe salate e, nel caso di reiterazione, la chiusura immediata.
fonte: Coordown