L’arte in generale permette alle persone di esprimere emozioni, stati d’animo, sogni. Consente di sfogare tensioni, felicità o di rilassarsi a fine giornata. Ogni artista sa quanto è liberatorio imprimere immagini cariche di significato in una tela, un foglio, un quaderno di schizzi. Un po’ come accade ai lettori appassionati, chi ama la pittura trova in questa disciplina un rifugio sicuro, una fuga dal mondo, un modo per incanalare le energie e liberarle in armonia attraverso segni, colori, pennellate decise o appena visibili.
I laboratori di pittura per disabili mirano esattamente a questo: trovare vie di comunicazione alternative alla parola, al linguaggio comune, corporeo, mimico e facciale. Attraverso forme e disegni, moltissime persone con disabilità riescono a liberare grandissimi talenti.
Lo testimoniano Stephen Wiltshire un famosissimo disegnatore con autismo e una memoria fotografica a dir poco sorprendente che riproduce immagini dettagliatissime dopo aver osservato paesaggi e oggetti per pochi minuti; Joseph Cartin un pittore con disturbo bipolare; Keith Salmon artista non vedente che dipinge paesaggi meravigliosi dopo averli percorsi a piedi e Michael Monaco, talentuosissimo e quadraplegico, che disegna con la bocca opere molto realistiche.
La lista non finisce qui, le persone con disabilità che trovano sfogo nell’arte è davvero lunghissima e molti sono talmente bravi che riescono a vendere le loro opere in tutto il mondo e a vivere della propria passione.