Consigli utili e pratici per aiutare al meglio i bambini con disabilità sensoriale a scuola.
Con il termine «Disabilità sensoriale» indichiamo soprattutto tre tipologie di disabilità: quelle legate alla vista (la cecità o l’ipovisone con visus non superiore a 3/10); quelle legate all’udito (la sordità o l’ipoacusia con perdita uditiva superiore a 25 decibel in entrambe le orecchie) e quelle che associano problemi di vista e di udito (la sordocecità). Se non supportata da ausili e attività riabilitative, la disabilità sensoriale può pregiudicare in modo molto rilevante la quotidianità e l’autonomia di una persona.
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Queste tre tipologie di disabilità sensoriali sono ben diverse l’una dall’altra e, soprattutto in ambito scolastico, ma non solo, richiedono interventi, metodi e strumenti altrettanto differenti. In questo post, cerchiamo di riassumere alcuni suggerimenti che ti aiuteranno a seguire correttamente dei bambini con disabilità sensoriali diverse.
DISABILITÀ SENSORIALE DELLA VISTA
1. Se devi comunicare con dei bambini che hanno dei problemi alla vista, devi prima di tutto aiutarli a sviluppare i sensi del tatto e dell’udito, con i quali potranno costruire delle immagini mentali ben precise. In aula, quindi, riduci il più possibile i rumori di fondo e permetti loro di toccare ciò che li circonda;
2. usa consapevolmente il tono della voce e verbalizza il più possibile le tue emozioni, per aiutarli a comprenderle: «oggi sono arrabbiata perché è accaduto questo… ».
3. utilizza sempre più registri comunicativi assieme e invita i bambini a fare lo stesso: prediligi quindi attività didattiche che permettano di realizzare plastici o di utilizzare libri tattili.
DISABILITÀ SENSORIALE DELL’UDITO
1. Anche in questo caso, cerca di ridurre il più possibile i rumori di fondo e assicurati di non dare le spalle ai bambini con disabilità sensoriale dell’udito quando ti rivolgi a loro. Il tono della voce dovrà essere naturale: non serve muovere esageratamente le labbra, basta scandire bene le parole e fare delle pause tra una parola e l’altra;
2. molti bambini con disabilità all’udito leggono perfettamente le labbra, quindi cerca di non coprirti la bocca con una mano, una penna o un foglio mentre parli con loro e evita anche i punti dell’aula nei quali la luce è forte e diretta o insufficiente;
3. quando devi dare delle istruzioni, usa sia le parole sia i gesti. Ad esempio prendi in mano e mostra gli oggetti di cui parli (libri, giochi, abiti…) e scrivi alla lavagna o su dei figli alcune parole più importanti, in modo da aiutare i bambini a focalizzare la loro attenzione;
4. sfrutta il più possibile i canali visivo e tattile portando in aula degli oggetti, realizzando dei diagrammi o delle illustrazioni, schematizzando graficamente i concetti importanti e utilizzando modelli o materiali di manipolazione.
DISABILITÀ SENSORIALE SIA DELLA VISTA, SIA DELL’UDITO
La terza forma di disabilità sensoriale è invece quella più grave e più complessa da gestire: se non stimolati attentamente e nel modo giusto, i bambini sordo-ciechi rischiano di isolarsi nel loro mondo e di diventare letteralmente inaccessibili.
Per questi bambini, il senso più adatto con il quale approcciarsi all’apprendimento e alla stimolazione cognitiva è il tatto: attraverso le mani riescono a relazionarsi con il mondo e a comunicare. Tuttavia, la logopedia precoce può insegnare loro anche a parlare e ad utilizzare il braille.
Quando lavori con bambini sordociechi cerca di:
1. sfruttare il più possibile gli stimoli tattili;
2. incoraggiare le esperienze olfattive;
3. proporre attività e giochi che coinvolgano i compagni e che sfruttino il contatto fisico.
IL SEMINARIO ASSISTERE, ACCOMPAGNARE, AIUTARE
Il 16 ottobre 2015, presso la sede dell’Istituto Cortivo a Villa Ottoboni (via Padre Ramin 1, Padova) si terrà la terza edizione del seminario «Assistere, accompagnare, aiutare» nel quale si parlerà della gestione delle difficoltà dovute a diverse disabilità, della promozione della salute della persona e di molto altro ancora. Per iscriverti e richiedere ulteriori informazioni, clicca qui.