Sibling: parola inglese che significa “fratello” o “sorella” comunemente usata per definire i fratelli e le sorelle dei bambini con disabilità.
La nascita di un bambino disabile costituisce un trauma per l’equilibrio familiare generale. I genitori vengono messi alla prova su diversi fronti (personale, di coppia, familiare), ma affrontano la circostanza in una condizione adulta e con una personalità già solida e formata. I siblings, invece, durante i primi anni di vita non percepiscono le diversità e crescono confrontandosi con le disabilità dei fratelli e delle sorelle. Percepiscono la situazione solo in una fase avanzata della crescita, quando iniziano a relazionarsi con gli amici, a frequentare la scuola e a conoscere realtà diverse da quella che vivono in famiglia. Crescere con un fratello disabile può insegnare ad affrontare la vita con spirito propositivo e con una marcia in più, ma può anche creare transitorie o permanenti difficoltà di ordine psico-sociale.
Alcune testimonianze di persone cresciute con fratelli o sorelle disabili:
“Essere fratello o sorella di una persona con disabilità è un’esperienza determinante per ognuno di noi e certamente è una condizione che ci accompagna per tutta la vita. È difficile descrivere, a chi non lo vive, l’importanza e la profondità di questo legame fatto di codici, di silenzi, di sguardi, di vecchi giochi e di nuovi modi di stare insieme”.
“È un rapporto paritario, quello tra siblings, conquistato faticosamente da entrambe le parti con pazienza e con il desiderio di conoscersi e di rispettarsi. Tra fratelli e sorelle, con e senza disabilità, ci si assomiglia, ci si sostiene e ci si consiglia proprio come in un normale rapporto tra fratelli; la disabilità fa parte anche di noi, della nostra vita e delle nostre scelte quotidiane, dall’infanzia alla vecchiaia”.
“Fin da piccolissimi conosciamo la diversità e le difficoltà che essa comporta: spesso anche noi, come i nostri fratelli, siamo vittime dei pregiudizi o oggetto di scherno. A scuola, a lavoro, con gli amici. sembra incredibile ma accade. Eppure, della disabilità, conosciamo, più di ogni altro, anche le gioie: le soddisfazioni date da conquiste comuni, la comprensione delle difficoltà incontrate, un piccolo successo ottenuto con molta fatica”.