Come diventare accompagnatore per invalidi

Tutto quello che bisogna conoscere e imparare per diventare accompagnatore per invalidi e prestare assistenza alle persone con disabilità.

Nel nostro Paese esistono moltissimi corsi, universitari o professionali, che possono aiutarti a diventare accompagnatore per invalidi e ad acquisire una preparazione eccellente nell’ambito dell’assistenza. Ma la realtà del lavoro vero e proprio prospetta una quotidianità diversa da quella che conoscerai tra qualsiasi banco di scuola. Una quotidianità fatta a volte di ostacoli, ma soprattutto di soddisfazioni, di emozioni e di tante piccole conquiste.

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Le discipline fondamentali
Prima di scegliere il corso professionale o di laurea a cui iscriverti, valuta attentamente se il programma prevede lo studio di queste discipline fondamentali per diventare accompagnatore per invalidi:

  • patologia
  • farmacologia
  • sociologia
  • legislazione
  • psicologia
  • anatomia

Perché sono importanti queste discipline?
Diventare accompagnatore per invalidi significa imparare a gestire problematiche diverse ed essere in grado di intervenire in caso di necessità più o meno gravi. Lo studio delle discipline sopra elencate è fondamentale per garantire un’assistenza sicura ed efficiente in diverse occasioni, per imparare a relazionarsi in modo corretto con la persona assistita e per cogliere al volo le comunicazioni non verbali. Tuttavia, non basta studiare solo queste discipline per proporsi in un ambito tanto delicato come quello dell’assistenza.

Affrontare stage e tirocini
L’esperienza sul campo non può mancare nel percorso di chi vuole diventare assistente per invalidi. Ogni persona è diversa dalle altre e questo significa che anche quel che si studia sui libri deve essere interpretato in modo diverso di caso in caso. La pratica acquisita durante uno stage o un tirocinio serve proprio per capire come approcciarsi correttamente alle persone assistite e come gestire al meglio le loro diverse necessità.

La marcia in più
La professione dell’accompagnatore per invalidi non può essere un ripiego. Il desiderio di vivere ogni giorno al fianco di persone che hanno concretamente bisogno di aiuto deve nascere da una passione innata e deve essere sostenuta anche da buone dosi di sensibilità, altruismo e pazienza.

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