È giusto mettere i bambini in castigo? Sì, basta farlo nel modo giusto.
Insegna al tuo bambino che anche a casa ci sono poche e semplici regole da rispettare sempre. Prima di sgridarlo, assicurati che tuo figlio sia consapevole di aver fatto qualcosa di sbagliato e che abbia capito quali sono i comportamenti corretti da adottare nelle diverse situazioni, altrimenti spiegagli quale regola non ha rispettato. È importante inoltre che il tuo bambino comprenda perché ha sbagliato e perché deve comportarsi secondo le regole.
Avvisa tuo figlio prima di metterlo in castigo, perché possa decidere se scusarsi e agire diversamente. Se dimostra di non essere dispiaciuto del suo comportamento e di non aver compreso il motivo del tuo rimprovero, scegli un castigo che sai di poter mettere in atto. Promettere e non mantenere mina la tua autorevolezza e spinge il tuo bambino a non rispettare quanto gli hai detto.
Pensa a quanto deve durare il castigo, dillo a tuo figlio e dagli uno strumento per misurare il passare del tempo, come un orologio alla parete o una sveglia che sappia leggere. Scegli anche un tempo adeguato, che non deve essere troppo breve o andare oltre il suo limite di sopportazione. È necessario che il castigo duri il tempo stabilito perché il tuo bambino impari la lezione.
Fino al terzo anno di età è sufficiente un rimprovero verbale e spostare l’attenzione di tuo figlio su un oggetto diverso o un’attività consentita. Quando cresce, puoi mandare il tuo bambino in camera sua, rinviare un premio o un regalo, oppure puoi privarlo per un po’ di qualcosa che gli piace. Dai cinque anni puoi discutere insieme del suo comportamento e delle regole da rispettare. Negoziare e parlare insieme è fondamentale attorno ai dodici anni.
È sempre sbagliato ricorrere alla violenza e non è corretto dirgli sempre no. Ricordati anche di gratificare il tuo bambino con un premio o un complimento quando capisce di aver sbagliato e si comporta bene.