Conoscere la disabilità visiva

disabilità visiva

La disabilità visiva comporta sostanzialmente la perdita parziale o totale della vista in conseguenza a un danno o a una patologia. Questi danni visivi sono generalmente legati ad alcune patologie e si localizzano nell’occhio, nel nervo ottico oppure nelle aree cerebrali di elaborazione delle immagini. La persona che subisce un danno visivo talmente importante da riportare una riduzione funzionale alla vista soffre di “ipovisione”. L’ipovisione viene diagnosticata in concomitanza con una riduzione del campo visivo, una diminuzione drastica dell’acuità visiva e una carenza della sensibilità al contrasto e alla visione dei colori.

Per una persona ipovedente è quasi sempre impossibile leggere, scrivere, guidare, praticare attività che richiedono una visione ravvicinata e camminare in autonomia. Quest’ultimo punto si riferisce esclusivamente a persone non allenate a convivere con l’ipovisione: un po’ alla volta anche chi subisce danni visivi molto gravi può imparare a “vedere” il mondo con l’aiuto degli altri sensi.

Quali sono le cause principali che generano l’ipovisione? Purtroppo, moltissime malattie sono responsabili dei danni visivi più comuni; gran parte di queste malattie comportano la degenerazione della zona oculare della retina, del cristallino e della cornea. Eccone alcune:

  • degenerazione maculare;
  • distrofie dei coni, maculari e coroidali;
  • retinite pigmentosa;
  • glaucoma;
  • alcune malattie metaboliche come ad esempio il diabete;
  • malattie genetiche (albismo);
  • ambliopia;
  • emianopsie;
  • cataratta.

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