Durante l’ultimo anno di scuola media, si va incontro ad alcuni traguardi che, per diverse ragioni, possono rivelarsi impegnativi.
Gli studenti, oltre che con l’esame di licenza, devono misurarsi con la scelta della scuola superiore. Una questione importantissima, che coinvolge naturalmente tutta la famiglia e che, in certi casi, può rivelarsi fonte di stress, soprattutto per il ragazzo.
La scelta della scuola superiore, infatti, cade all’interno di un periodo di forti cambiamenti per i giovani studenti, che si trovano a vivere in piena fase preadolescenziale o di prima adolescenza. Le trasformazioni in atto sono profonde. Comincia a crescere la consapevolezza di sé, la percezione della propria autonomia, spesso avvertita confusamente e con la paura di affrontare da soli questo passaggio fondamentale. Tutto appare complicato, difficile e perfino incomprensibile. Aumenta il senso di incertezza, di disorientamento e di ansia verso il futuro.
Scegliere la scuola superiore assume perciò un valore fortemente simbolico, oltre che pratico, come qualunque rito di passaggio. Possono nascere tensioni che rompono l’equilibrio non solo con se stessi, ma anche all’interno del contesto familiare. Anche perché, visto la giovane età, i genitori si sentono in dovere di indirizzare in maniera pressante i propri figli verso un preciso tipo di scuola, talvolta perfino imponendolo contro la loro volontà.
Per evitare conseguenze che non solo rischiano di pregiudicare l’anno scolastico in corso, ma pesare anche in quello successivo, quando la scelta della scuola dovesse rivelarsi non adeguata, può essere utile rivolgersi a figure consulenziali di supporto. Fra queste, il Counselor può sicuramente offrire un servizio di aiuto molto valido.
Il Counselor opera a livello sistemico, affrontando la problematica specifica nell’ottica di tutte le relazioni familiari. Ascolta tutte le parti coinvolte, a partire naturalmente dal ragazzo, e cerca di fare in modo che ognuna comprenda le ragioni dell’altra.
Il ragazzo dovrà essere motivato a esprimere quali sono le sue priorità, i suoi desideri, a capire soprattutto quali sono le sue potenzialità, le sue abilità e le sue risorse migliori. Dovrà convincersi che mettere in gioco queste abilità non determina il futuro una volta per tutte, ma rappresenta un’opportunità da coltivare qui e ora come un proprio punto di forza, che aiuta a consolidare la propria autostima e a individuare la scelta della scuola in sintonia con il proprio sé.
Nello stesso tempo, il Counselor agirà sul lato dei genitori. Ascolterà le loro ragioni e agevolerà l’incontro tra il loro punto di vista e quello del figlio. Farà in modo che tutta la famiglia sia coinvolta armonicamente nella scelta della scuola, nel rispetto delle esigenze del ragazzo, ma anche tenendo conto delle preoccupazioni dei suoi genitori.