L’adolescenza è un periodo turbolento e molto delicato, in cui i ragazzi cercano la propria strada verso l’autonomia e la responsabilità. Il percorso non è lineare, ma è attraversato da contraddizioni e problemi di diversa natura: ansietà e stress per i cambiamenti del corpo, per le prestazioni scolastiche, per i rapporti interpersonali; comportamenti trasgressivi e consumo di sostanze stupefacenti, alcool, fumo; difficoltà di relazione con gli adulti e con la sessualità.
Emotività, tensione, disadattamento si riversano anche all’interno della famiglia, aumentando disagio, incomprensione, negatività nel rapporto genitori-figli.
Si tratta di situazioni che spesso possono essere risolte grazie agli sforzi e alle risorse personali degli adulti e dei ragazzi stessi. Ma talvolta la famiglia ha bisogno di un sostegno in questo percorso verso le possibili soluzioni. In questi casi può essere utile l’aiuto di un Counselor.
Il Counseling educativo per gli adolescenti non è un intervento terapeutico, di tipo psicologico, che intende rimuovere le cause profonde del malessere. Il Counselor aiuta il cliente a chiarirsi le idee su problemi specifici, a mettere ordine nei propri sentimenti, a sviluppare l’autonomia necessaria per assumere decisioni e risolvere situazioni negative. Dialogo e comprensione facilitano il ragazzo a prendere consapevolezza di sé, delle proprie potenzialità e a trasformare i momenti di crisi in opportunità di cambiamento.
Il Counselor può favorire un miglioramento del rapporto genitori- figli coinvolgendo, nel suo percorso d’aiuto, anche la famiglia nel suo insieme. Si mette a disposizione per ascoltare ognuno, sospendendo ogni giudizio e rimanendo fuori dalle dinamiche delle relazioni tra gli individui.
Il suo compito è facilitare la comprensione dei diversi punti di vista, mettere a fuoco quali sono le cause concrete dei conflitti ed individuare le strade per superarli.
