Sempre più scuole mettono a disposizione sportelli di counseling e ascolto per gli studenti in difficoltà. Anche l’Università di Padova, con il progetto “Drop-out”.
Da qualche anno, l’Università degli Studi di Padova conferma quanto monitorato in tutte le scuole del paese: il counseling scolastico si rivela un ottimo sostegno per tutti gli studenti. Come afferma il sito ufficiale, l’Ateneo segue i ragazzi che ne fanno richiesta in tutti i loro passaggi evolutivi: dall’orientamento degli ultimi anni di liceo, alla preparazione dei test d’ingresso fino ad arrivare allo studio degli esami veri e propri, alla laurea e all’inserimento nel mondo del lavoro.
Un vero percorso a quattro mani, quello previsto dalle scuole del futuro: nessuno sarà lasciato solo, tanto meno nei momenti di maggiore difficoltà. L’organizzazione a “tutor” permette già ai più grandi di aiutare i più piccoli, ma grazie a “Drop-uot” l’ottica di monitoraggio mira alla tutela della prevenzione. Una ricerca mirata e attenta, infatti, individua chi non riesce a portare avanti i propri obiettivi e si impegna a capire, aiutare e sostenere chi non esprime in prima persona il bisogno di essere accompagnato o indirizzato verso soluzioni diverse da quelle intraprese.
Non si tratta di un’attività prettamente limitata alle mura scolastiche. “Drop-out” insegna ad organizzare la vita universitaria, ma lo spazio aperto di discussione, condivisione e riflessione serve anche, e soprattutto, a trasmettere sicurezza in tutti i campi della vita. Il Servizio di Assistenza Psicologica, inoltre, è pronto a dare una mano a chi deve affrontare disguidi impegnativi e problemi personali o familiari.
L’obiettivo dell’iniziativa è promuovere il benessere dei ragazzi, prima di tutto, ma anche aumentare i risultati accademici e professionali degli studenti e dei laureati.
Pubblicato il 15/10/2012