Che cos’è la comunicazione empatica?

Che cos’è la comunicazione empatica e come può aiutarci a vivere meglio insieme agli altri.

Molto spesso, i conflitti sono causati da fraintendimenti, cioè dall’incapacità di comunicare, di recepire e di interpretare correttamente le proprie emozioni e quelle degli altri. Esiste un modo per ridurre il più possibile le cause dei conflitti e vivere meglio insieme alle persone che ci circondano? Certamente sì, ma tutti sono caratterizzati da un unico denominatore comune: la volontà delle parti di trovare un punto d’incontro.

È su questa premessa che si basa la comunicazione empatica: quella capacità più o meno innata di mettersi nei panni degli altri per riuscire a capirli meglio e per «parlare la loro stessa lingua». C’è chi usa l’empatia in modo del tutto naturale, ma ciò non significa che non possa essere scoperta e sviluppata anche da chi non ne ha mai sentito parlare o non la sente propria.

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In ufficio, a casa, con i parenti o con gli amici, la comunicazione empatica permette di entrare in sintonia con qualsiasi persona dando l’impressione di capirla e sentendosi capiti a propria volta. Queste sensazioni permettono di conquistare la fiducia dell’altro, di essere accolti con piacere, di venire ascoltati e di attirare la collaborazione degli altri.

Come sviluppare l’empatia?
L’empatia non si sviluppa da un giorno all’altro con la semplice consapevolezza di poterla trasformare in un mezzo di comunicazione efficace e produttivo, deve essere coltivata e arricchita di esperienze, un po’ alla volta e a lungo nel tempo.

Il modo migliore per sviluppare l’empatia è, quindi, relazionarsi proprio con chi consideriamo molto diversi da noi. La comunicazione, in questa fase preliminare, deve essere finalizzata alla ricerca delle affinità con l’altro, quindi deve necessariamente partire dalla volontà di avvicinarsi e di comprendersi, a prescindere da ciò che si può condividere o meno nelle affermazioni di entrambi.

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