Imparare a dire addio: è corretto preparare i figli alla morte dell’animale domestico?
Dire addio a un animale domestico è uno dei momenti più delicati dell’infanzia. Tuttavia, può diventare un’ottima occasione di crescita per i propri figli. Per questo motivo, la morte di qualsiasi animaletto non deve assolutamente essere sottovalutata, che si tratti di un pesce rosso o di un criceto, di un cane o di un gatto.
Può capitare che un animale di una certa età inizi a sentire gli acciacchi degli anni e a comunicare dei problemi. Viene spontaneo, in questi casi, correre ai ripari pensando a come preparare i figli alla morte dell’animale domestico prima che questa avvenga.


Nel caso in cui i bambini abbiano già vissuto l’esperienza di un addio – con i nonni o con qualche altro caro anziano – può risultare un po’ più semplice riprendere l’argomento. Diventa più delicato, invece, se i bambini non hanno nessuna idea di quello che comporta la mancanza di una figura molto presente nella loro vita –> Scopri come parlare della morte ai bambini!
Spiegare la morte ai bambini
Facciamo un passo indietro e chiediamoci, prima di tutto, se sia o meno corretto prendere l’iniziativa per parlare della morte ai bambini. In questo video, il Professor Francesco Campione, medico e psicologo, ritiene invece più utile attendere che siano i bambini a porsi le domande e a chiedere delle risposte.
Esistono tantissimi film d’animazione e libri adeguati per affrontare il tema dell’addio insieme ai bambini. Primo tra tutti il classico «Bambi» della Disney, oppure il più recente «Il viaggio di Arlo» della Pixar.
Qualche libro per parlare della morte ai figli
Bruno Ferrero ci propone invece «La morte raccontata ai bambini», un libro illustrato che mette insieme 11 storie brevi, ognuna incentrata sui diversi aspetti dell’addio. In alternativa, Benji Davies in «L’isola del nonno» racconta la storia di un vecchio signore che mostra al nipotino la sua nuova casa in riva al mare, nel bel mezzo di un’isola.


Trasforma l’animaletto in una stella, in una nuvola o in qualsiasi altro elemento naturale
Sappiamo bene che i bambini non vivono con disinvoltura i concetti più astratti degli adulti. Per aiutarli ad affrontare questo avvenimento con più concretezza possiamo raccontare loro delle storie rappresentative, come ad esempio che il gattino di casa si è trasformato in una stella, in una nuvola, nel sole, in un albero del giardino o in qualsiasi altro elemento naturale.
In questo modo, i bambini potranno tornare dal gattino ogni volta che vorranno, alzare gli occhi al cielo di sera e parlare con il loro compagno di giochi, oppure guardare una nuvola mentre vanno all’asilo e salutare con la mani l’animaletto domestico che li accompagna durante il tragitto.


E quando la mancanza si fa sentire?
È inevitabile, prima o poi la mancanza fisica dell’animaletto tanto amato si farà sentire e i tuoi figli inizieranno a chiedersi come mai non torna almeno l’ultima volta a salutarli, oppure perché se n’è andato senza avvisare. L’unica cosa da fare, in questi momenti, è parlare con i propri figli sinceramente e ammettere che neanche gli adulti possono rispondere a tutte le domande sulla morte, che è giusto che sia così e che è un evento del tutto naturale, anche se triste.