Gli sport più adatti ai bambini di 3 e 4 anni

Sport e bambini

Sport e bambini

Una sana attività sportiva può essere praticata anche dai bambini più piccoli. Spesso l’unico ostacolo sono genitori esageratamente apprensivi. Grandissimi atleti, infatti, hanno iniziato ad allenarsi fin dai primi anni di vita, giocando e trasformando un po’ alla volta il divertimento in una professione vera e propria. Per tutti i bambini lo sport non deve mai essere percepito come un peso, un dovere o una competizione, quindi è importantissimo che rispecchi le loro propensioni e che nel tempo conservi il suo valore ludico.

Agli inizi della scuola elementare, ma molto spesso anche durante gli ultimi anni di asilo, potreste trovarvi a chiedervi quale sarà il futuro di vostro figlio e come potrete aiutarlo ad esprimere al meglio le sue potenzialità. Anche se il vostro bambino non diventerà un atleta, lo sport può essere per lui un ottimo “campo di allenamento” dove imparare a socializzare e approcciarsi con tranquillità alle competizioni che gli presenterà la vita.

Non solo: il moto fisico attiva le aree del cervello che stimolano la creatività e l’apprendimento, da alcuni studi risulta infatti che i bambini sportivi sono anche molto vivaci e attenti a scuola. Lo sport, infatti, facilita lo sviluppo di competenze logiche, spaziali e di connessioni causali, facilitando di conseguenza anche l’apprendimento soprattutto nelle discipline logico-matematiche.

Quale sport scegliere, dunque, per i bambini di 3 o più anni? Per iniziare è opportuno scegliere un’attività polivalente, che miri a sviluppare le competenze motorie di base, trasversali a tutti gli sport. Mentre, per i bambini dai 5-6 anni vi consigliamo di sperimentare più possibilità e far decidere a loro, dopo una valutazione generale, il gioco che li entusiasma di più.

In particolare, si possono provare equitazione, calcio, nuoto, judo, pattinaggio, danza, ginnastica artistica e pallamano. Vi consigliamo inoltre di dare maggior spazio agli sport che permettono al corpo di muoversi il più possibile, in modo che tutti i muscoli si sviluppino con equilibrio. Il nuoto è un’ottima scelta, ad esempio, ma dovrebbe essere integrato anche con qualche attività che permetta l’interazione con altri bambini. In questo caso, per unire l’utile al dilettevole, potete proporre a vostro figlio la pallanuoto.

Lo stesso vale per gli sport che sviluppano solo la parte sinistra o destra del corpo, come la scherma e il tennis; se un bambino non vuole saperne di provare altro, è importante che l’allenatore compensi l’asimmetria di queste attività rinforzando anche i muscoli che non vengono stimolati durante il movimento.

Soprattutto nei primi anni, la cosa più importante da valutare è il contesto e l’ambiente in cui si svolgono le attività sportive: una realtà accogliente, serena e distesa con istruttori preparati e affettuosi aiuteranno tuo figlio a partecipare attivamente e tranquillamente ai giochi.

Queste realtà magari non creeranno campioni olimpionici in pochi mesi, ma aiuteranno i bambini a percepire in modo corretto la propria corporeità e, allo stesso tempo, li prepareranno a sviluppare eventuali doti agonistiche, quando il tempo, l’età e la maturazione fisica lo permetteranno.