Figli si nasce, genitori si diventa. Il percorso, in entrambi i casi, si regge su delicati equilibri armonizzati, a loro volta, da poche e semplici accortezze che tutelano il benessere di tutta la famiglia. Con questo non vogliamo affermare che sia facile essere genitori, o essere figli, ma che a volte basta qualche accorgimento per migliorare la vita quotidiana in famiglia. Queste piccole regole sono fondamentali per creare un’atmosfera accogliente e trasmettere sicurezza ai bambini.
Il rapporto che si instaura con mamma e papà durante i primi anni di vita, infatti, è decisivo per lo sviluppo psicofisico, affettivo e intellettivo di ogni piccino. Le sue relazioni future con il mondo esterno saranno influenzate in modo importante dal clima familiare che lo circonda.
A volte, anche se l’ambiente è favorevole e felice, i figli si lasciano andare a capricci esagerati, solo con l’obiettivo di osservare la reazione delle persone. Allora può succedere che la situazione diventi pesante, ingestibile e, con il tempo, sempre più complessa da riordinare. In questi casi è utile e costruttivo avere pronte alcune direttive sicure per educare i propri figli e insegnare loro a reagire in modo corretto di fronte alle diverse situazioni e difficoltà che la vita normalmente presenta.
Ecco alcune regole per educare i figli senza troppi scompigli:
– prima di tutto ricordate che i “no”, pochi e sempre quelli, sono un dono che fate ai vostri figli, non una inutile vessazione. I bambini, almeno fino ai 6-7 anni ma spesso anche oltre, non sono in grado di porsi autonomamente dei limiti: facendolo voi al loro posto li aiuterete ad acquisire questa importante competenza;
– è essenziale non dare ai piccoli tutto quel che desiderano: far trovare ogni cosa pronta all’uso non li aiuterà a diventare grandi e autonomi, ma sempre più dipendenti. Il ruolo del genitore, invece, è fare in modo che i figli imparino a vivere un po’ alla volta con le loro forze, pur contando costantemente sulla presenza dell’adulto in caso di bisogno;
– è inevitabile, tutti i bambini imparano le parolacce. A scuola, all’asilo, oppure dall’amichetto vicino. Prima o poi inizierà a ripeterle anche tuo figlio per puro divertimento. Andrà avanti per poco. Evitate di ridere, ripeterle a vostra volta o, al contrario, di farne una tragedia: si stancherà in fretta e imparerà che non servono a nulla. Spiegategli brevemente che solo gli sciocchi utilizzano le parolacce e suggerite delle esclamazioni di disappunto alternative e accettabili, come ad esempio “accipicchia”;
– infine, quando il piccino combina un guaio, evitate di prendere le sue difese senza valutare prima la situazione. Può accadere che anche il vostro bambino, nonostante le infinite attenzioni, ogni tanto si trovi nella situazione di dover chiedere scusa. Prima imparerà a farlo, meno gli peserà, nella vita, ammettere i propri errori e perdonare quelli degli altri.