Gravidanza gemellare: ecco che cosa bisogna sapere e quali possono essere i fattori di rischio durante i mesi di gestazione.
Ogni gravidanza porta con sé tantissime emozioni diverse. Oltre naturalmente alla grande gioia del momento, possono farsi sentire a volte anche tensioni, paure, dubbi, insicurezze.
È tutto nella norma, così come è perfettamente normale sentire tutte queste emozioni a livello esponenziale quando la gravidanza è gemellare.


Anche la prima gravidanza può mettere a prova la tranquillità dei futuri genitori perché l’inesperienza li pone davanti a situazioni completamente nuove che possono essere bellissime, ma a volte possono portare anche un po’ di difficoltà –> Scopri quali sono le migliori app per controllare la tua gravidanza!
Cosa bisogna sapere in caso di gravidanza gemellare
Esistono tantissime dicerie e altrettanti falsi miti sulle gravidanze gemellari, prima tra tutte la convinzione che porti con sé nausee molto forti o che la futura mamma debba mangiare molto più del dovuto per nutrire entrambi i feti.
Ovviamente, non è assolutamente così perché le gravidanze gemellari sono molto più regolari di quello che potremmo pensare. Non è tra l’altro possibile prevedere come ogni corpo può adattarsi a questa nuova condizione, alcune donne provano più o meno sintomi mentre altre non ne provano affatto.
«Mettere al mondo un bambino è un’esperienza talmente profonda e misteriosa che da sola riesce a dare alle donne una conoscenza sufficiente della verità»
(Banana Yoshimoto)
Anche per quel che riguarda l’alimentazione, in caso di gravidanza gemellare è ancora più importante seguire una dieta sana ed equilibrata, ancora meglio se concordata insieme a un medico nutrizionista.


I fattori di rischio in una gravidanza gemellare
La gravidanza gemellare non assume di per sé fattori di rischio certi, tutto dipende da come si sviluppa e, in particolare, dal numero di placente presenti. La gravidanza gemellare, infatti, può essere bicoriale e prevedere due placente, oppure monocoriale e prevedere una sola placenta per entrambi i feti.
È solitamente proprio quest’ultimo tipo di gravidanza a poter dare delle difficoltà e a rischiare la trasfusione feto-fetale, di conseguenza necessita di controlli molto frequenti (almeno ogni due settimane) e di professionisti altamente specializzati.
I rischi della gravidanza monocoriale (una sola placenta)
- trasfusione feto-fetale
- sviluppo disequilibrato dei feti
La gravidanza bicoriale (con due plancente) è meno a rischio rispetto a quella monocoriale, ma deve prevedere ugualmente controlli periodici almeno ogni 4 settimane in cliniche specializzate.
Il rischio più grande, tuttavia, è non godersi a pieno un periodo unico e irripetibile della propria vita.
In caso di problematiche particolari, consigliamo di mettersi in contatto con uno specialista o con il proprio medico di base per dissipare ogni dubbio sull’andamento della gravidanza.