L’alimentazione, nei primi anni di vita, influenza le abitudini e lo stato di salute a lungo termine dei bambini.
Molte indagini hanno dimostrato che lo stile di vita del bambino è caratterizzato da troppe ore dedicate ogni giorno ad attività sedentarie, come tv e computer, e da pochissima attività fisica.
Questo errore comportamentale si associa quasi sempre ad abitudini alimentari che apportano all’organismo troppe proteine, grassi e zuccheri a rapido assorbimento.
Gli studi effettuati dimostrano come l’apporto calorico mediamente assunto sia eccessivo rispetto all’effettivo fabbisogno energetico. Inoltre, la maggior parte dei bambini in età prescolare e scolare assume troppe merendine fuori pasto, o salta la colazione, magari perché vede comportarsi così i propri genitori.
Il progressivo cambiamento delle abitudini nutrizionali e di vita di bambini ed adolescenti, associato ad altri fattori di rischio, ha portato ad un aumento delle patologie caratteristiche dell’età moderna, come obesità, diabete, ipertensione e disturbi del comportamento alimentare in genere.
Per migliorare la situazione, bisogna individuare alcuni interventi correttivi mirati; uno fra tutti, la “prudent diet”, una dieta che prevede una serie di raccomandazioni alimentari, basate sul giusto equilibrio tra cibi di origine vegetale e animale, di cui indica le dosi più adeguate.