Rispondiamo ad Alessia, una mamma che ci chiede consigli per riconoscere se suo figlio Riccardo è dislessico.
I lettori ci scrivono
«Buongiorno,
sono la mamma di Riccardo, un bambino di 8 anni. L’anno scorso, a scuola, ha iniziato a leggere e a scrivere. Durante l’estate ho provato a proporgli delle letture semplici, come i fumetti e alcuni libri per bambini, ma mio figlio sembrava disinteressato. Io ci tengo molto alla lettura e allora ho provato a incoraggiarlo e a proporgli di leggere insieme. Durante questi momenti ho notato che fa molta fatica a leggere, si ferma spesso, sbaglia parole e a volte inverte le lettere tra loro e mi è venuto il dubbio che ci sia qualche problema di fondo che vada oltre il disinteresse. Come faccio a riconoscere se mio figlio è dislessico?
Grazie per i vostri consigli,
Alessia»
Noi rispondiamo
Cara Alessia,
sicuramente gli insegnanti di Riccardo sono le figure più indicate, in questo momento, per avere dei riscontri effettivi. Tra poco ricomincia la scuola: prendi l’occasione al volo per chiedere un confronto con il suo docente di italiano o chiedigli semplicemente di prestare attenzione a quando il bambino legge in aula.
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Quali possono essere i segnali d’allarme della dislessia? La dislessia può manifestarsi con alcune difficoltà nella lettura, ma non solo. A volte si associa anche alla discalculia e alla disgrafia, in parole molto povere la difficoltà di scrivere lettere, parole e numeri nell’ordine e nel verso giusto.
Non è detto che un bambino dislessico non sappia leggere velocemente, anzi. Tuttavia, leggerà inevitabilmente commettendo errori, invertendo lettere o parole. Al contrario, in alcuni casi la lettura può essere abbastanza corretta, ma eccessivamente lenta.
La dislessia rende spesso difficile anche:
• memorizzare parole nuove;
• usare termini appropriati nei contesti adatti;
• eseguire i calcoli mentali;
• memorizzare le tabelline o le poesie.
Di solito, la dislessia diventa evidente proprio tra la seconda e la terza elementare ed è molto importante riconoscerla per aiutare fin da subito i bambini con programmi di studio personalizzati, strumenti compensativi e metodi di studio alternativi. Il nostro consiglio, quindi, è di approfondire i tuoi dubbi prenotando una visita da uno specialista e chiedendo maggiore attenzione alla scuola.