Marilena, mamma di Marco, ci chiede consigli per capire come intervenire in caso di bullismo alle scuole medie.
«Non ce la faccio più, mio figlio continua a trovare scuse, ogni mattina, per non andare a scuola. All’inizio pensavo fosse pigrizia, anche se Marco ha buoni voti e fino a qualche mese fa non ha mai fatto storie particolari sulla scuola. Un giorno mi sono fermata di più all’ingresso delle medie e ho visto un gruppetto di ragazzini prenderlo in giro, strattonarlo e umiliarlo davanti a tutti. Ne ho parlato con lui e ho capito che questa situazione, che si ripete ogni giorno, lo sta portando a odiare la scuola e a sentirsi inadeguato agli altri. Che cosa posso fare? Come intervenire in caso di bullismo? Posso parlare direttamente io ai genitori dei bulletti o è meglio chiedere agli insegnanti?»
Marilena
–> Scopri anche come riconoscere il bullismo alle elementari!
Cara Marilena,
il bullismo è purtroppo un fenomeno sempre più presente in tutte le scuole, a partire dalle elementari. Diversamente da come lo ha vissuto la nostra generazione, molto spesso, in questo particolare momento storico, si evolve fino a interessare anche i mezzi digitali. Dunque i nostri ragazzi non si trovano quasi più ad affrontare il bullismo solo in un ambiente che dovrebbe essere protetto dalla supervisione degli adulti, come la scuola, ma anche a doverlo gestire autonomamente con un mezzo capace di diffondere notizie a livello esponenziale.
Il primo passo per risolvere il problema l’hai già fatto: parlare con tuo figlio. Continua quindi, seppur con discrezione, a monitorare l’andamento della situazione e a fare in modo che Marco non si chiuda in se stesso. Fai attenzione, tuttavia, a non invadere la sua sfera privata chiedendogli, ad esempio, di mostrarti il cellulare o di raccontarti per filo e per segno che cosa accade ogni giorno a scuola.
Niente frasi come «Avanti, dimmi tutto, che cosa ti hanno fatto?» e nemmeno «Ti sei fatto picchiare un’altra volta?».
Il nostro consiglio
Visto che il tuo rapporto con Marco è molto sincero e che il dialogo è già stato aperto, incoraggialo ad andare lui, per primo, dai suoi insegnanti, per spiegare quello che sta succedendo.
Se la situazione non migliora, rivolgiti direttamente tu ai suoi docenti, spiegagli che cosa temi e chiedigli gentilmente di prestare maggiore attenzione al comportamento dei ragazzi in questione, non solo nei confronti di Marco, ma di tutti. Chiedi loro maggior sensibilizzazione, magari proponendo anche un percorso in aula, direttamente con l’intera classe.
Non dire esplicitamente a tuo figlio che ti occuperai tu del problema, che parlerai con i suoi professori e che farai punire i bulletti della sua classe: insegnagli a difendersi da solo pretendendo, con rispetto, il suo stesso rispetto.