Come aiutare i bambini con difficoltà di inserimento?

Chi trova un amico trova un tesoro: ecco come aiutare i bambini con difficoltà di inserimento a socializzare.

La timidezza non è una caratteristica che appartiene solo al mondo adulto, anzi, è comune e normalissima anche tra i più piccoli. Se tuo figlio preferisce giocare da solo o frequentare pochi amici, non significa che possa avere qualcosa che non va o che da grande sarà un adulto insicuro e isolato. Sta semplicemente vivendo una fase di passaggio. Lui è così piccino e il mondo è tanto grande e complicato: un po’ di timore non si può biasimare!

-> Timidezza nei bambini: socializzare è meglio che curare

Ma quindi, in che modo devi affrontare la timidezza di tuo figlio? Qua sotto, ti proponiamo una serie di suggerimenti per capire come aiutare i bambini con difficoltà di inserimento e incoraggiarli a farsi degli amici.

Raccontagli quello che lo aspetta 

Prima di tutto, quando un bambino sta per vivere una nuova esperienza che non ha mai affrontato prima – come ad esempio l’inserimento all’asilo, l’inizio della scuola elementare, i primi allenamenti con la squadra di calcio o il campeggio con il gruppo parrocchiale – cerca di raccontargli quello che lo aspetta e fagli capire come deve comportarsi in alcune situazioni possibili: dopo la partita deve farsi la doccia? durante la lezione può mangiare? in campeggio dovrà dormire in tenda con altri bambini?

Sorridi. E sii positiva!
I bambini capiscono al volo gli stati d’animo degli adulti, anche quando questi fanno di tutto per nasconderli. Cerca quindi di non essere dubbiosa quando tuo figlio ti chiederà se starà bene nella nuova scuola o se si divertirà durante il campeggio. Preparalo con frasi positive come: “Andrai in un luogo bellissimo e divertente. A me piace tanto perché è colorato e lì bambini sembrano sempre molto felici. La mamma sa che in quel posto tu starai bene”.

Ricordagli quando tornerai a prenderlo
I riferimenti temporali vaghi, come “prima”, “dopo” o “tra poco”, non hanno molto senso per i più piccoli perché sono troppo astratti e per aiutare i bambini con difficoltà di inserimento non sono l’ideale. Per far capire a tuo figlio quando tornerai a prenderlo all’asilo, a scuola o dalla nonna ed evitare quindi crisi improvvise, lega il tempo a una situazione ben precisa. Spiegagli quindi che: la mamma va a bere un caffè, ad acquistare il latte, tornerà per la merenda o dopo la nanna. Impegnati a non tradire la sua fiducia, però, altrimenti non si fiderà più delle tue parole!

Regalagli qualcosa di tuo
Stabilisci con tuo figlio un rituale speciale che gli permetta di portare un “pezzetto di mamma” con sé. Ogni mattina, ad esempio, mettigli una goccia del tuo profumo e digli: “Ecco, ora hai addosso il profumo di mamma!”. Un nastrino al polso o un adesivo possono essere delle valide alternative.

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