Gli effetti benefici della ginnastica dolce per disabili.
La ginnastica è un toccasana per tutti, soprattutto per chi svolge un lavoro particolarmente sedentario o per chi non ha la possibilità di muoversi liberamente e in modo adeguato. Passare la maggior parte della giornata seduti dietro a una scrivania favorisce purtroppo la comparsa di dolori articolari, indebolisce il tono muscolare, di conseguenza aumenta i problemi legati alla schiena e, a poco a poco, rende sempre più difficili anche le più semplici azioni quotidiane. Tutto questo – le condizioni fisiche poco ottimali, i limiti, i dolori, il pessimismo verso se stessi – influenza notevolmente anche il morale.
Ecco perché è particolarmente importante, per le persone con disabilità, ma anche per tutti gli altri, svolgere anche solo un po’ di semplice attività fisica quotidiana. La ginnastica dolce per disabili, specialmente, migliora la circolazione, previene la formazione di lesioni da pressione e aiuta a percepire meglio il proprio corpo anche a chi, a causa di alcune patologie, non riesce fisicamente a sentirlo.
Come si svolge una lezione di ginnastica dolce per disabili?
Di solito, l’ora di attività fisica viene divisa in diverse fasi durante le quali si svolgono esercizi in piedi, se possibile, oppure seduti e sdraiati.
Gli esercizi che si svolgono in piedi concentrano l’attenzione sulla mobilità e sull’elasticità del collo e delle articolazioni delle spalle. Servono inoltre per tonificare gli arti e, alcuni, a rettificare la colonna vertebrale e a migliorare la mobilità delle anche.
Seduti e sdraiati, invece, si eseguono esercizi che favoriscono l’elasticità di tutte le articolazioni e che migliorano la circolazione sanguigna. Questi movimenti servono a migliorare anche la tonicità degli addominali e dei glutei, ma soprattutto a perfezionare la mobilità della colonna vertebrale.
La ginnastica dolce è consigliata in particolar modo ai disabili e agli anziani perché permette, senza esagerare, di prevenire e alleviare molte problematiche legate all’età, come ad esempio reumatismi, artriti, artrosi cervicali, lombari e articolari, osteoporosi e altro ancora.
Immagine © Guy Perrenoud – OFSPO