Novità, agevolazioni e Leggi 2020: ecco come l’Italia si prepara a una nuova concezione del lavoro per i disabili.
Secondo gli ultimi dati riportati dall’Istat, le persone con disabilità attualmente occupate in attività lavorative professionali sono meno del 20% della popolazione italiana. Tuttavia, sono ancora meno gli occupati che hanno trovato lavoro attraverso i centri per l’impiego. Come mai?
Negli ultimi anni, il nostro Paese sente sempre di più la necessità di un cambiamento forte e significativo per quanto riguarda l’approccio al lavoro e le modalità di esecuzione di alcune professioni.


Giusto per fare un esempio: lo smart-working è ancora un’utopia per la maggioranza delle aziende, anche se molte confermano che potrebbe addirittura migliorare la qualità del lavoro svolto da dipendenti e collaboratori –> Scopri come e cosa fare per l’inserimento lavorativo del disabile!
Alla ricerca di una nuova concezione del lavoro
Ma è inutile negarlo: mentre le aziende cercano un modo per allinearsi alle soluzioni adottate con successo da altri Paesi europei, anche gli italiani saranno ben presto «chiamati» a evolvere la loro idea di lavoro.
Molto spesso, infatti, ciò che preclude alcune opportunità professionali è l’idea che il lavoro debba corrispondere solo ed esclusivamente a un impiego full time tradizionale. Una concezione che esclude tutte le forme di collaborazione a progetto o, ad esempio, a distanza.


Sono diversi gli ambiti che permettono di collaborare da remoto: il telemarketing, la creazione di contenuti per il web, l’editing di video e la manipolazione fotografica, ma anche la gestione di pratiche commerciali.
Per quanto riguarda invece le attività imprenditoriali che prevedono inevitabilmente il contatto e il confronto con il pubblico (bar, ristoranti, pizzerie), anche in questo senso i limiti non esistono, se non nella nostra mente. Un esempio concreto è, ad esempio, la «Trattoria degli amici» della Comunità di Sant’Egidio.
Un esempio imprenditoriale: la «Trattoria degli amici»
A Trastevere, il ristorante «Trattoria degli amici» coinvolge ben 12 lavoratori con disabilità. In oltre 20 anni di attività, grazie al sostegno della Comunità di Sant’Egidio, questo ristorante ha formato cuochi, sommelier, aiuto-cuochi, camerieri di sala che lavorano in tutta la Penisola e che stanno cercando di dare vita ad altre realtà similari.
L’iniziativa ci dimostra che lavoro e disabilità sono due parti di un connubio più che possibile, se non addirittura vincente. Sono diversi, infatti, i clienti che frequentano periodicamente la «Trattoria degli amici» proprio con l’intento di sostenere il gruppo e i ragazzi coinvolti.
Incentivi per l’autoimpiego e la legge «Dopo di noi»
L’1 gennaio 2020 sono entrate in vigore le agevolazioni previste dalla Legge n. 112/2016. La cosiddetta Legge «Dopo di noi» ha l’obiettivo di tutelare chi ha disabilità gravi accertate e non può contare sul sostegno familiare.


Oltre alle agevolazioni fiscali, le misure previste da questa Legge riguardano anche la cura, la protezione, l’assistenza della persona e il suo inserimento nel mondo del lavoro attraverso il collocamento mirato.