La vita, l’amore e la carriera di Stephen Hawking. Il genio a prescindere dalla patologia.
Stephen Hawking è un famosissimo fisico, matematico, cosmologo e astrofisico britannico conosciuto per i suoi importanti studi sui buchi neri e sull’origine dell’universo, ma non solo. All’età di 17 anni, ha scoperto di avere l’Atrofia Muscolare Progressiva (PMA) e, nonostante tutto, ha costellato la sua vita di riconoscimenti, viaggi, amori, passioni. Celebriamo il suo coraggio raccontando la sua vita nella nostra rubrica dedicata ai «disabili famosi».
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Gli anni a Cambridge e la carriera
A soli 20 anni, Stephen ottiene una laurea in fisica presso lo University College di Oxford grazie alla quale arriva a Cambridge e si aggiudica la cattedra di matematica che, 300 anni prima, era stata di Isaac Newton. È a Cambridge che Stephen vive la maggior parte della sua carriera e sviluppa quasi tutte le sue teorie cosmologiche, anche quelle più famose sui buchi neri, sulla relatività e sull’origine dell’universo. Sarebbe impossibile riassumere la sua straordinaria vita in un solo post e sarebbe altrettanto inutile elencare tutti i riconoscimenti e i contributi fondamentali che ha portato al mondo della scienza.
Le sue domande parlano di lui meglio di come potrebbe fare qualunque biografia.
Stephen e l’amore
Ai tempi del college, Stephen incontra Jane Wilde, quella che diventerà la sua prima moglie e poco dopo scopre la sua patologia. Nonostante le prospettive infelici riportate dai medici, i due si sposano, costruiscono una famiglia, vivono ogni giorno a prescindere dalle non indifferenti difficoltà, superando tutto, anche i due anni di vita pronosticati alla scoperta della malattia. Tant’è che Stephen è vivo anche tutt’oggi, a 73 anni.
I limiti fisici non impediscono a Stephen di risposarsi, dopo una separazione consensuale con Jane, con la sua infermiera personale Elaine.
«Per quanto difficile possa essere la vita, c’è sempre qualcosa che è possibile fare. Guardate le stelle invece dei vostri piedi» Stephen Hawking
Le tecnologie usate per comunicare
Nel 1985, a causa di una grave polmonite, Stephen viene sottoposto a una tracheotomia che gli fa perdere la capacità di parlare. Da quel momento in poi, inizia a comunicare attraverso mezzi alternativi tra cui un sintetizzatore vocale che trasforma in suoni le parole digitate su uno speciale computer.
Negli ultimi anni, il progredire della malattia ha reso impossibile l’utilizzo del sintetizzatore, cosa che lo ha portato a servirsi di un sistema di riconoscimento facciale che sfrutta gli infrarossi per interpretare gli unici movimenti che può ancora compiere con la bocca, la guancia destra e il bulbo oculare.
Le tecnologie sviluppate per Stephen hanno segnato una svolta decisiva nel modo di comunicare delle persone con disabilità di tutto il mondo, rendendo possibile quello che prima tutti credevano impossibile.
La teoria del tutto, il film
La storia del grande scienziato è stata recentemente protagonista del film di James Marsh, La teoria del tutto. La pellicola racconta la vita di Stephen Hawking partendo dalla gioventù fino all’attualità, attraversando amori, difficoltà, gioie, conquiste e passioni. Il film riprende la biografia di Stephen scritta dalla sua prima moglie, Jane Wilde Hawking, nel libro Travelling to Infinity: My Life with Stephen.
Verso l’infinito e oltre!
Nonostante la sua apparente immobilità, Stephen Hawking non ha mai smesso di viaggiare. È stato in Antartide, sull’Isola di Pasqua, a bordo di un sottomarino e, grazie a Richard Branson (il direttore di Virgin Galactic), anche nello Spazio!