Disabili e web: l’accessibilità in rete

Immagina di tornare per un attimo a qualche anno fa, a quando internet era un lusso di pochi e per contattare un amico lo si chiamava quasi esclusivamente al telefono di casa, si scrivevano lettere e si inviavano cartoline da ogni parte del mondo. Immagina se anche adesso, nel 2013, Facebook, Twitter, Wifi, smartphone e tablet touch-screen fossero esclusivamente alla portata di pochi fortunati e il web fosse inaccessibile alla maggior parte delle persone, così come e-book, blog e forum. Niente enciclopedie on line, niente chat con gli amici, niente Google e ricerche facili.

Sembra un racconto di fantascienza, ma questa realtà è più attuale che mai: moltissimi bambini, ragazzi e adulti con disabilità riescono raramente a usare le nuove tecnologie digitali. Questo perché gran parte dei sistemi informatici non considerano i dispositivi utilizzati dalle persone con disabilità, come ad esempio screen reader, barre Braille e sintetizzatori vocali.

A questo proposito, per garantire l’accessibilità del web anche alle persone con disabilità, la legge n. 4 del 9 gennaio 2004 (Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici) introduce importanti indicazioni per sviluppare una rete senza barriere digitali. I successivi decreti della legge definiscono un insieme di regole che consentono tra l’altro di valutare il livello di accessibilità di un determinato sito e di certificare il risultato.

Ma l’accessibilità non basta: se un sito non è prima di tutto “usabile”, e quindi non espone tutte le informazioni in modo chiaro, intuitivo e immediato, difficilmente qualcuno – a prescindere dalla disabilità – riuscirà a navigarci per più di qualche secondo.

Anche in questo campo, tuttavia, i passi in avanti non sono marginali e la tecnologia pensata per i “normali” diviene, a volte, una risorsa per tutti. Pensiamo a ebook reader e tablet di ultima generazione che, dotati di sintesi e comando vocali, diventano utilizzabili anche da non vedenti e disabili motori. Un cammino lungo e in salita, dunque, ma che si è già iniziato a percorrere.

Se vuoi approfondire l’argomento, potrebbe interessarti la lettura del sito accebilità-web.it

 

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