I benefici fisici, muscolari, scheletrici e mentali dello sport per disabili (ma non solo).
Lo sport è vita, è interazione, è coraggio, è libertà. Ogni persona, disabile o meno, può trarre infiniti vantaggi fisici e mentali dalla pratica di qualsiasi attività fisica, singola o di gruppo. In questo articolo, ne elenchiamo solo alcuni perché per elencarli tutti servirebbe molto, molto di più.
I benefici in fase di sviluppo
Soprattutto dai 6 ai 15 anni, lo sport ha un ruolo fondamentale nello sviluppo psicofisico armonico dei bambini e dei ragazzi. Oltre ad essere un’ottima valvola di sfogo, permette di trasmettere valori molto importanti, come ad esempio l’importanza della collaborazione, del lavoro di gruppo, della solidarietà, eccetera.
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I benefici muscolari
A livello muscolare, l’attività sportiva compie un’azione molto importante. Un apparato muscolare allenato aiuta, ad esempio, a prevenire dolori alle articolazioni, a mantenere un assetto più composto, a trasmettere una sensazione di forza diffusa in tutto il corpo. Ogni sport, naturalmente, sviluppa l’apparato muscolare in modo diverso in base alla zona del corpo in cui concentra maggiormente l’attività.
I benefici sull’equilibrio
Lo sport porta notevoli benefici anche sull’equilibrio, cosa che si rivela fondamentale soprattutto nel caso di disabilità fisiche che possono in qualche modo interferire con lo sviluppo scheletrico o muscolare tipico. Ovviamente, però, ogni attività sportiva deve essere scelta e valutata assieme al medico di famiglia e, nel caso di disabilità motoria, anche insieme a un ortopedico o a uno specialista dell’ambito.
I benefici sull’umore e sulla mente
I maggiori benefici dello sport per disabili, ma non solo, si riflettono soprattutto sull’umore e sul benessere della mente. L’attività fisica, infatti, permette al nostro corpo di produrre endorfine, cioè le stesse sostanze che produciamo quando siamo felici, ci sentiamo amati e siamo soddisfatti di noi stessi.