Manager, responsabili aziendali e professionisti di ogni genere sono portati a convivere con carichi di lavoro elevati e questo significa imparare come gestire il tempo al lavoro con attenzione e flessibilità, per non farsi sopraffare o condizionare nella vita personale.
È fondamentale capire quali siano i propri limiti prima di entrare nella fase di stress da superlavoro, cogliere le situazioni che lo producono immotivatamente, comprendere ciò che si può svolgere nel tempo a disposizione, accettando le variazioni di programma, comprendere come delegare ai collaboratori, uscendo dall’idea “se non ci penso io chi?…”. Insomma, bisogna imparare come gestire il tempo al lavoro.
A volte i carichi di lavoro eccessivi derivano da una cattiva organizzazione delle risorse umane. Se la quantità di lavoro assegnata viene considerata eccessiva diventa fonte del cosiddetto stress da superlavoro e, di conseguenza, questa percezione negativa porterà ad ulteriori perdite di tempo. A volte le scadenze sono stabilite da persone non direttamente coinvolte o non abbastanza competenti e si rivelano impossibili da rispettare proprio perché stabilite a priori, senza la reale consapevolezza dei tempi necessari per svolgere il compito. Anche lavorare con procedure, strutture e attrezzature inadeguate può incidere negativamente sulla quantità del lavoro. Altri elementi che aggravano i carichi di lavoro sono l’incertezza nella definizione degli obiettivi e una carente organizzazione aziendale.
Per evitare di cadere nella trappola dello stress da superlavoro quando ci si trova ad affrontare una grande mole di cose da fare, è molto importante seguire delle regole prima di cominciare a lavorare, definendo delle priorità e razionalizzando l’organizzazione per non perdere tempo e disperdere energie emotive, cognitive e psico-fisiche.
Il Counselor aiuta a capire come gestire il tempo al lavoro e a comprendere e valutare i carichi di lavoro; osserva il piano dei tempi e le risorse mediamente necessarie, integrandolo alle caratteristiche della persona e del team di lavoro. Capire quando e come diamo il meglio, diventa una risorsa aggiuntiva per il professionista e per l’organizzazione, aiuta a pianificare tempi e processi nei dettagli, in modo tale da ottimizzare risorse ed individuare inefficienze. In definitiva, il supporto di un Counselor può rivelarsi molto utile nel gestire il troppo lavoro e ristabilire condizioni positive e di soddisfazione per il proprio ruolo professionale.
Il Counselor può sostenerci anche nel cambiamento di quei comportamenti e atteggiamenti che alimentano il senso di pressione e lo stress da superlavoro. Individua insieme a noi metodi e strategie che permettono di rilassarsi e “rendere amica” la propria mente affinché possa focalizzarsi sul lavoro quando necessario. In questo modo potremo dedicarci a noi stessi e al nostro benessere utilizzando meglio il tempo libero dall’impegno lavorativo.