Rispondiamo a Lorenza, moglie di Umberto, che ci chiede consigli per risolvere i problemi con i parenti di lui.
I lettori ci scrivono
«Buonasera,
premetto subito che non chiedo spesso consigli online, ma sono arrivata alla frutta e non so più che cosa fare. Mi chiamo Lorenza e sono sposata con mio marito Umberto da 5 anni. Contando anche il periodo di fidanzamento, siamo una coppia ormai da 9 anni, ma nonostante tutto il tempo passato insieme la famiglia di lui continua a odiarmi.
Non esagero. Mia suocera e mia cognata fanno di tutto pur di allontanare Umberto da me: parlano male alle mie spalle, criticano ogni mia iniziativa, mi sviliscono dicendo che non so vestirmi e che mi trascuro. Lui ha capito, conosce la situazione, ma io sento che la cosa lo turba e, ovviamente, non lascia indifferente nemmeno me. Come posso risolvere questi problemi con i parenti di lui? Lorenza»
Noi rispondiamo
Cara Lorenza,
«odio» è una parola che non può e che non deve esistere, in nessuna famiglia, a prescindere da qualsiasi problema, malumore, tensione.
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I rapporti familiari sono molto, molto delicati. A volte, delle questioni irrisolte, anche molto semplici, possono dar vita a comportamenti poco piacevoli. Il nostro consiglio è aprire il cuore, incoraggiare il dialogo e provare ad essere disponibili ad accogliere opinioni e abitudini diverse dei familiari del nostro partner.
Prova, almeno inizialmente, a non coinvolgere Umberto: dimostra che, oltre a tuo marito, tu e la sua famiglia potete avere una relazione diretta.
Se la situazione non migliora, prendi in considerazione l’ipotesi di intraprendere un percorso di counseling familiare, un percorso mirato e limitato nel tempo, che dia la possibilità a te e alla famiglia di Umberto di riflettere e di aprirsi.