La leadership autoritaria si caratterizza per due elementi fondamentali: l’accentramento del processo decisionale e del processo comunicativo e l’esercizio di un elevato grado di controllo sul comportamento dei singoli membri. I leader autoritari delegano poco e tendenzialmente sono orientati al compito da svolgere, più che alla relazione, e al raggiungimento di un obiettivo in tempi brevi.
Ci sono situazioni e gruppi in cui la leadership autoritaria risulta efficiente, ma si può affermare, in base alle ricerche sperimentali, che tale efficienza si limita al raggiungimento dell’obiettivo e allo svolgimento del compito. Sul medio e lungo periodo, invece, la leadership autoritaria comporta un’elevata probabilità di creare un gruppo sottomesso, impreparato, individualista. Un gruppo che non sfrutta le potenzialità dei membri, non favorisce la loro soddisfazione , con riflessi negativi anche sulle prestazioni. Si ritiene, in genere, che tale stile di leadership favorisca il sorgere di tensioni e aggressività, competizione sterile, frustrazione, non incoraggi il senso di appartenenza, quindi tenda a produrre insoddisfazione relazionale dei membri del gruppo.
Oggi, soprattutto di fronte alla crisi economica in atto, esiste la forte necessità delle organizzazioni di ripensarsi anche al fine di trarre maggior vantaggio dai talenti che sono già normalmente presenti nelle organizzazioni e che vengono spesso ignorati o quantomeno sottovalutati. Questi talenti sono individuabili negli spazi nascosti tra dimensione personale e professionale. L’organizzazione, invece, spesso ha tentato di inseguire l’uniformità, che significa creare conformità a una forma, un modello al quale adattarsi, spesso presente in una leadership autoritaria.
Un Counselor può aiutare a valorizzare stili di conduzione più partecipativi, tenendo conto delle caratteristiche del leader, di quelle del gruppo e della particolare situazione. Attraverso un lavoro mirato e condiviso, può aiutare il gruppo ad assumere comportamenti di indipendenza, di responsabilità e individuare le conoscenze e le esperienze necessarie per la soluzione dei problemi. Si favorirà così un migliore funzionamento del team di lavoro e una maggiore soddisfazione personale.
Quando si comprende di condividere lo stesso sogno, la diversità non è più una minaccia, ma diviene punto di forza ineguagliabile. Diverse persone continuano ad intravedere nuove opportunità, a intraprendere nuove imprese, a investire tempo e risorse in nuove aziende, ad amare il proprio mestiere e a credere che “il futuro non sia finito”.
