Consigli utili per gestire lo stress e prepararsi al rientro al lavoro dopo il Coronavirus.
Durante il 2020 abbiamo scoperto e sperimentato quotidianamente i vantaggi e le complessità dello smartworking. Lavorare da casa ci ha permesso di evitare contatti rischiosi, di passare più tempo in famiglia, di aggiornare le nostre competenze digitali.
Tuttavia, a quasi un anno dalla prima quarantena, le conseguenze del distanziamento sociale iniziano a farsi sentire e a rendere più difficoltosi i rapporti interpersonali così come il rientro al lavoro.


Come se non bastasse, le difficoltà aumentano per le famiglie con anziani a carico. La parte della popolazione più difficile da sensibilizzare e da gestire in questo periodo è composta, infatti, proprio dagli over 65 –> Scopri anche come dare assistenza agli anziani al tempo del Covid-19!
Prepararsi fisicamente e mentalmente
Mentre i bambini frequentano la scuola e i ragazzi fanno lezione online, i genitori ritornano a poco a poco a ripopolare uffici, aziende, officine, bar e ristoranti.
Le misure di sicurezza le conosciamo ormai tutti molto bene, ma oltre al distanziamento, all’uso delle mascherine e all’istallazione dei separatori in Plexiglass, sono più che necessarie altrettante attenzioni nei confronti del nostro stato d’animo, della nostra serenità mentale.
Lo stress da rientro al lavoro dopo il Coronavirus
C’è chi affronta lo stress con spirito propositivo, reagendo istantaneamente alle difficoltà e mettendo in campo le loro forze per tenersi a galla. E c’è chi, invece, non riesce a trovare dentro di sé le risorse per non farsi travolgere da pensieri e preoccupazioni.
I sintomi più comuni dello stress:
• paura eccessiva del contatto con l’altro
• insonnia o alterazione dei ritmi di sonno e veglia
• difficoltà digestive, coliti
• malesseri e tensioni fisiche diffusi
• stanchezza diffusa e cronica
• sensazione di pesantezza allo stomaco e alla testa
• difficoltà nel mantenere l’attenzione su un argomento
• tachicardia
• diminuzione della memoria


Per gestire lo stress, la prima cosa da fare è rallentare i pensieri che generano tensione. Di conseguenza, trovare delle attività alternative per impiegare il proprio tempo distraendosi: giochi, pulizie, maratone di film, letture, sport.
Non sottovalutiamo l’importanza di mantenere i contatti sociali, anche durante l’isolamento: le nuove tecnologie ci aiutano in questo senso.
Ma se la paura di tornare al lavoro e di ricominciare ad interagire a tu per tu con le persone non passa nel giro di qualche giorno, consigliamo di contattare il proprio medico di base o di coinvolgere un professionista delle relazioni d’aiuto, come ad esempio un Counselor. Questa figura professionale affianca le persone proprio durante momenti di tristezza, cambiamenti importanti e difficoltà.