A scuola arriva il counselor per superare le difficoltà del rapporto alunno-insegnante.
La figura dell’insegnante è fondamentale per i bambini. Fin dalle elementari, le maestre e i maestri assumono, agli occhi degli alunni, un valore immenso e carico di significato. È anche dagli insegnanti che gli alunni imparano i valori del rispetto, della cultura, della libertà di espressione. Tuttavia, il rapporto alunno-insegnante non è affatto semplice da gestire, a volte il ruolo può diventare un ostacolo invece che un’opportunità per arricchirsi a vicenda con esperienze diverse.
Ecco che, in questi casi, affrontare alcune questioni insieme ad un counselor può aiutare a trovare punti d’incontro molto importanti.
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L’armonia tra i banchi di scuola è l’ingrediente principale per permettere agli insegnanti di insegnare e agli alunni di imparare. Questo è il primo punto dal quale si diramano tutte le attività che possono essere svolte da un counselor, singolarmente o all’interno di un’intera classe, per aiutare a superare le difficoltà nel rapporto alunno-insegnante.
Le attività che può proporre il counselor si concentrano sull’osservazione e sull’ascolto dei bambini durante i momenti ludici che vivono insieme agli insegnanti. Per i ragazzi più grandi, invece, il counselor si propone come un vero e proprio sostegno in grado di accompagnarli nella crescita, nella scelta del proprio percorso professionale e nel rapporto con i loro docenti. Tutto ciò senza dimenticare mai che i genitori vanno coinvolti!
Negli ultimi anni, all’interno delle scuole il counselor ha permesso di creare anche occasioni di sfogo su questioni personali, come ad esempio sul rapporto con i coetanei, con il proprio corpo, con l’alimentazione e con i propri affetti.
In alcune situazioni particolarmente conflittuali, la figura del counselor si propone anche come mediatore aiutando le parti coinvolte a comunicare in modo efficace e a trovare accordi vantaggiosi per tutti.