Il lavoro occupa una parte importante della nostra vita. Avere un’occupazione che soddisfa i nostri desideri e le nostre aspettative consente di vivere con maggior equilibrio e soddisfazione di sé.
Attraverso il lavoro consolidiamo la nostra personalità ed il senso di identità, perché la posizione professionale ci dà un ruolo sociale, ci consente di misurare il nostro valore e di avere il riconoscimento degli altri.
Proprio questo è il tema fondamentale. Partendo dal presupposto che le persone tendono ad identificarsi con i propri ruoli professionali, è necessario educarsi e ri-educarsi a vivere questa relazione con il proprio ruolo, nella prospettiva di un maggiore benessere. Vanno create le condizioni per sviluppare la propria professionalità nell’ottica di una continua evoluzione e cambiamento, specialmente in questo momento storico e sociale, dove la flessibilità diventa la base di molti progetti.
ll lavoro può diventare fonte di disagi, sia per chi è alla ricerca di un’occupazione, sia per chi ce l’ha ma non è soddisfatto. In questi casi il supporto di un Counselor può aiutare a capire come scegliere il lavoro migliore, cioè quello che ci gratifica e ci fa stare bene con noi e con gli altri.
Il Counseling rivolto all’orientamento e al sostegno professionale agisce in più direzioni e secondo le diverse esigenze dei clienti. Può intervenire per facilitare un giovane nella scelta professionale dopo il conseguimento del diploma o della laurea. Oppure per aiutare nella ricollocazione professionale o a inserirsi in nuovi contesti lavorativi, quando siamo messi alla prova di fronte a scelte e situazioni professionali per noi completamente inedite.
E’ chiaro come in questo frangente economico sia fondamentale un intervento per sostenere lavoratori di ogni età e ruolo professionale, favorendo una riqualificazione che prima di tutto è a livello di identità e di idee.
In queste situazioni ci si può domandare: quanto veramente desideriamo un lavoro nuovo? Quali sono i punti di forza e di debolezza della attuale situazione professionale? Quanto ci sentiamo pronti a rimetterci in gioco sul piano delle competenze, ruoli, luoghi e spazi di lavoro? Quanto siamo pronti a lasciare la vecchia percezione di “chi sono io” professionalmente ? Quanto stiamo cercando lavoro e quanto desideriamo trovare lavoro?
Questi ed altri interrogativi possono essere posti da un Counselor ad un professionista che viva nel presente un disagio lavorativo, sia esso legato all’insoddisfazione del proprio lavoro o a situazioni come licenziamenti, cassa integrazione o altre forme di precarietà.
Ogni tipo di intervento richiede approcci e tecniche differenziate, ma tutti sostanzialmente mirano a conoscere le caratteristiche individuali, a far prender coscienza delle proprie qualità e, nello stesso tempo, delle proprie difficoltà.
Si parte dall’analisi della situazione presente e si mettono a fuoco le ragioni per cui l’individuo vive con stress o con frustrazione il proprio rapporto con il lavoro. Attraverso il dialogo e l’ascolto, il Counselor aiuta l’individuo a chiarire a se stesso convinzioni e modalità con cui si relaziona alla professione e all’ambiente di lavoro e a comprendere perché non funzionano. In questo modo si attiva un processo grazie al quale il cliente è stimolato a trovare in sé le risorse per evolvere verso una situazione positiva, per acquisire maggiore autonomia e responsabilità, liberare energie creative e autorealizzarsi.
Il Counselor, dunque, ha una doppia funzione orientativa e formativa. Può effettuare il suo intervento affiancandosi ad altri professionisti come i consulenti in selezione del personale o i responsabili delle risorse umane nelle aziende.