Le 5 fasi della curva del cambiamento: ecco come affrontare e superare un lutto per ricominciare a vivere.
Il lutto è forse una delle esperienze più difficili da affrontare nella vita. Ognuno di noi elabora la perdita di una persona cara in modo diverso e in tempi altrettanto imprevedibili. C’è chi esprime fin da subito tutto il suo dolore e chi, invece, ha bisogno di trovare il momento giusto per farlo, a volte anche a distanza di anni.
Non esiste quindi una strategia universale per affrontare e superare un lutto, abbiamo tuttavia messo insieme dei suggerimenti per evitare di farsi sopraffare dalla perdita e cogliere ciò che di positivo può portare la morte di un amico, di un compagno, di un familiare –> Scopri anche come superare la perdita di un amico!


Le fasi del lutto
Nel 1970, la psicologa svizzera Elisabeth Kübler Ross ha ipotizzato ed elaborato un’interessante teoria sull’elaborazione del lutto. Secondo Kübler-Ross, la curva del cambiamento comprende 5 fasi:
1. negazione della perdita
2. incapacità di comprendere razionalmente la mancanza dell’altro
3. rabbia, sensazione di aver subìto un’ingiustizia
4. tristezza profonda o addirittura depressione
5. accettazione della condizione attuale
«Quando perdi qualcuno che ti è caro, spendi molte energie nel tentativo di reagire nella maniera giusta, ma non esiste una maniera giusta! Forse il modo migliore per onorare la memoria di chi se n’è andato è continuare a vivere!» (15/Love)
Una volta vissute queste 5 fasi, giorno dopo giorno le emozioni nei confronti dell’accaduto iniziano a evolversi, ad alleggerirsi e a lasciare spazio per qualcosa di nuovo e di diverso. Questo non significa che la persona persa acquisisca meno importanza per noi e per la nostra vita, semplicemente che ci stiamo concedendo il diritto di poter vivere, sorridere, amare ancora.
Accettare e vivere il dolore fino in fondo
Generalmente, si tende a fuggire dal dolore, a metterlo da parte, a nasconderlo e a evitarlo il più possibile. Eppure, per elaborare veramente una ferita del cuore è molto importante lasciare che la tristezza si manifesti dentro di noi, per poi esprimersi e fuoriuscire, come l’aria quando entra nei polmoni ed esce trasformata.


Per vivere il dolore serve quindi concedersi del tempo in solitudine, ascoltarsi, parlarsi, esprimersi e sfogarsi. Ma attenzione: la solitudine va ben equilibrata al contatto con il resto del mondo, anche nei giorni più difficili.
No all’isolamento
Dopo una perdita importante, sembra che il resto del mondo non riesca a capire il nostro dolore. A volte sembra addirittura impossibile che le cose possano continuare ad andare avanti con indifferenza, perfino che l’autobus continui a passare sotto casa e che l’orologio non smetta mai di contare le ore.
In alcuni momenti, la quotidianità che continua a scorrere può arrivare a sembrare quasi irrispettosa del dolore. Tuttavia, proprio il tran-tran della vita può svolgere un ruolo fondamentale nell’elaborazione del lutto, ricordandoci di andare sempre avanti, di reagire.


Accettare e cercare l’aiuto altrui
Possono essere di grande sostegno un amico, un familiare, una persona cara, il proprio compagno oppure, in alternativa, un Counselor. Quando invece il dolore è troppo forte è consigliabile richiedere un supporto psicologico.